Oltre 91.000 partecipanti provenienti da 73 nazioni diverse, 147 Ducati Owners Club presenti da tutti e 5 i continenti, 6.000 ritratti scattati a felici proprietari di Monster, oltre 630.000 persone raggiunte durante il live streaming della Race of Champions e persino un matrimonio: con numeri come questi, è impossibile negare che il WDW 2018 – decima edizione della megafesta biennale Ducati, andata in scena a Misano dal 20 al 22 luglio scorsi – sia stato un successo straordinario.
Un’asta da record
Il World Ducati Week ha però generato anche altri numeri altrettanto impressionanti: quelli riguardanti l’asta su eBay con cui sono state vendute le Ducati Panigale V4S che hanno corso nella Race of Champions, una vera e propria gara in cui si sono sfidati i piloti Ducati di oggi, con in più la “wild card” del leggendario Troy Bayliss. Prima della gara ogni moto è stata dotata dell’impianto completo Akrapovic disponibile come optional ufficiale, adornata da una livrea unica, replica di quella portata in gara dal relativo pilota, e completata da una targhetta con nome e numero di gara del pilota, oltre all’autografo sul serbatoio. A completare il tutto il certificato di autenticità, con la firma di Claudio Domenicali e del pilota, oltre a tutti i componenti di serie forniti a corredo, necessari per poter circolare su strada per quella che, in ogni caso, resta una moto immatricolabile.
Ebbene, dopo un totale di 7.084 offerte provenienti da più di 1.500 persone da tutto il mondo, ognuna delle 13 V4S – le 12 che hanno effettivamente corso, più quella di Chaz Davies, rimasta immacolata per l’infortunio del pilota britannico nelle settimane precedenti al WDW – sono state vendute, con il record assoluto segnato dalla moto di Baylisstic, aggiudicata per la folle cifra di 120.000 euro! A seguire le Panigale di Dovizioso, Melandri, Lorenzo, Pirro (vincitore della gara) e Petrucci, con prezzi finali dai 62.400 euro fino a scendere a 40.000. Hanno suscitato meno clamore, e dunque spuntato prezzi più “umani”, le moto con le livree di Miller, Rabat, Forés, Abraham, Rinaldi, Siméon e, un po’ a sorpresa, Davies: per quest’ultima, probabilmente, il fatto di non aver partecipato alla Race of Champions ha mitigato l’interesse dei collezionisti.
La certezza, invece, è che anche a distanza di anni, il 49enne australiano tre volte campione del mondo SBK ha ancora un posto speciale nelle preferenze dei ducatisti. Ed è impossibile biasimarli.