Una delle tante abilità che separano i top rider del mondiale da noi semplici smanettoni è la capacità di imparare in fretta una nuova pista. Capacità che permette ai piloti professionisti di arrivare in pochissimo tempo, su qualsiasi tracciato, a concentrarsi sul cercare il limite proprio e della propria moto, invece che i riferimenti delle staccate, le linee da impostare, le marce da usare, e via dicendo. Sui campi di gara questo tipo di abilità è fondamentale per non sprecare sessioni di prove durante un weekend. Il pilota, infatti, potrà focalizzarsi fin da subito sulla messa a punto della moto e sull’abbassare i propri tempi in qualifica.
Nel nostro caso, invece, imparare bene una nuova pista serve soprattutto a rendere l’esperienza di guida più piacevole, evitandoci di brancolare tra i cordoli con traiettorie improvvisate, staccate iniziate troppo in anticipo o marce completamente sbagliate a ogni curva. Non è solo una questione di riuscire a essere più veloci; per noi comuni mortali quello che conta è far sì che ogni uscita in pista si trasformi in un’esperienza più sicura, divertente e gratificante possibile. Eccovi dunque i nostri suggerimenti per evitarvi di perdere mezza giornata di un trackday solo per cominciare a capire da che parte girino le curve.
1) Familiarizzare col tracciato
Dopo aver studiato bene il layout della pista e aver prestato attenzione durante il briefing iniziale, è ora di salire in moto. Quando uscite per la prima volta dalla pitlane non abbiate fretta di attaccarvi al codino di chi vi precede, non è ancora il momento.
Cercate invece dello spazio e guidate da soli, curando la tecnica e focalizzandovi sul percorrere le linee che vi hanno consigliato. Fregatevene se venite sorpassati da tutte le parti e avete l’impressione di essere lentissimi; la prima sessione va completamente investita per prendere confidenza con la moto e con il tracciato e per capire (e memorizzare) quali siano le cose giuste da fare in ogni settore.
Inizialmente, per imparare una nuova pista, cercate di guidare all’interno della vostra comfort zone. Badate alla scorrevolezza tra le curve e prestate attenzione ai loro angoli. Inoltre, memorizzate i punti dove ci sono ondulazioni o sconnessioni che potrebbero pregiudicare la fluidità della vostra linea e segnatevi mentalmente eventuali sezioni in cui la traiettoria potrebbe diventare cieca. Tranquilli, non è un turno sprecato: al contrario, vi consentirà di cominciare a fare subito sul serio in quelli successivi.
2) Imparare una nuova pista: come scegliere le marce giuste
Una volta che avrete memorizzato la sequenza delle curve e le relative traiettorie, il passo successivo sarà scegliere le marce giuste. Durante i primi giri, e finché non arriverete a tenere un passo sufficientemente sostenuto, i rapporti consigliati vi sembreranno un po’ strampalati. È normale, per ora consideratevi autorizzati a tenere mediamente una marcia in più rispetto a quella che vi hanno suggerito e a usare il cambio un po’ meno di quanto dovreste.
Man mano che prenderete confidenza e alzerete il ritmo, però, vi accorgerete da soli che quelle curve che finora facevate ad esempio in terza, in effetti vengono molto meglio se provate ad aggredirle in seconda. Il trucco è scegliere la marcia che vi faccia trovare col motore in coppia e il gas pronto al momento di uscire da ogni curva.
Sulla maggior parte dei 4-in-linea questo significa un rapporto che tenga il regime al di sopra degli 8.000. Sui bicilindrici si può stare anche un po’ più bassi. In definitiva, l’obiettivo è riuscire a trasformare questa selezione di marce in un automatismo, in maniera tale che possiate concentrarvi sugli altri aspetti della guida.
3) Adattare la traiettoria
Per quanto riguarda le traiettorie, noterete che col passare dei giri vale lo stesso discorso che abbiamo appena fatto con le marce. Se le linee suggerite inizialmente potevano sembrarvi fin troppo tonde e larghe, ora inizieranno a prendere senso.
In effetti l’errore più comune che fanno gli esordienti su una nuova pista, è quello di inserirsi troppo presto in curva; questo li porta a prendere un punto di corda anticipato e quindi a finire larghi in uscita. Di conseguenza saranno costretti a chiudere il gas per correggere la traiettoria ed evitare di finire nelle vie di fuga. Per non commettere questi errori è importante concentrarsi sull’usare tutta la larghezza del tracciato, sia nel punto di ingresso, sia in uscita.
L’eccezione a questa regola è data dal caso in cui vi troviate in una esse, o ci sia un’altra curva immediatamente successiva. In una situazione del genere dovrete tenervi stretti dopo la prima svolta, sacrificando la sua uscita per favorire l’ingresso in quella dopo. Se ci sono dei riferimenti, come dei coni, sfruttateli con lo sguardo. Inoltre, prendete l’abitudine a entrare in curva tanto tardi quanto serve per trovare la giusta corda.
All’inizio non preoccupatevi della velocità di percorrenza, o di quanto dovrete aprire il gas in uscita. Preoccupatevi piuttosto di girare seguendo le giuste linee e familiarizzando con esse. Col passare dei giri vi ritroverete a descrivere le traiettorie corrette in modo sempre più automatico; solo a quel punto potrete provare ad aggiungere progressivamente il fattore “velocità” alla vostra equazione.
4) Frenare in maniera corretta
Sfatiamo subito un mito: attaccarsi ai freni come folli, facendosi schizzare gli occhi fuori dalla testa, scomponendo la moto e iniziando la staccata “più o meno quando sembra il momento giusto”, non è la maniera corretta di approcciare la questione.
Quella corretta consiste invece nell’individuare dei punti molto precisi dove iniziare la staccata (i cartelli della distanza dalla curva, dei segni di vernice a bordo pista, dei cambiamenti del colore dell’asfalto, l’inizio o la fine dei cordoli, ecc.) e da lì concentrarsi sul dosare la frenata per ottenere il rallentamento più efficace possibile, arrivando con la moto perfettamente composta e in linea al punto di inserimento.
5) Scegliere i giusti punti di riferimento
Un buon consiglio è quello di semplificare al massimo i punti di riferimento. Non ha senso, infatti, crearne uno che richieda più di una frazione di secondo per essere individuato. Una volta che sapete come gira la pista e avete una buona idea delle zone in cui è necessario iniziare la frenata, abituatevi ad applicare la stessa forza sulla leva, nello stesso punto, giro dopo giro. Probabilmente le prime volte faticherete a essere precisi e frenerete prima o dopo il vostro riferimento. Tuttavia, col tempo e la pratica tutto diventerà più facile – e, ancora una volta, “automatico”.
Ripetete a sufficienza, continuate a farlo, finché, a un certo punto, potrebbe venirvi voglia di portare un pochino più in là il punto di staccata… Bingo! Ora dovrete solo trovare un nuovo riferimento o ricalibrare la vostra mente per frenare una frazione di secondo dopo; ricordate anche che questo vi renderà più veloci al momento di attaccarvi ai freni.
In generale, cercate di frenare sempre progressivamente le prime volte, fino a trovare totale confidenza in voi stessi e nel comportamento della moto. Da lì in poi potrete darci dentro con sempre maggiore aggressività, accorciando gli spazi di arresto e spostando un pochino più avanti il riferimento per la staccata.
6) Imparare una nuova pista: continuare ad applicarsi
Una volta che conoscerete alla perfezione le traiettorie, le marce e i punti di frenata, potreste anche sentirvi un po’ piloti di MotoGP. Beh probabilmente non ci siete ancora, ma in ogni caso sappiate che la vostra progressione di miglioramento diventerà sempre più consistente man mano che inanellerete giri su giri.
Ecco però a cosa stare attenti: non siate pigri. Non è che perché avete fatto un trackday senza finire in sabbia nemmeno una volta, allora potete smettere di applicarvi. Come dicevano i nostri nonni, non si finisce mai di imparare! Per riuscire a trovare un ritmo davvero buono e costruire la propria confidenza in pista è necessario rimanere sempre concentrati, evitando di cedere alla pigrizia di non fare le cose come andrebbero fatte.
Più veloci diventerete, più tardi frenerete, più elevata sarà la vostra percorrenza in curva. Tutto è in costante divenire, sempre, così come questa consapevolezza e confidenza deve essere sempre costruita con la giusta progressione. Preparatevi per cambiare e adattarvi man mano che la condotta di guida si evolve. Continuate a seguire questo copione e scoprirete che imparare le caratteristiche di una nuova pista non sarà più un problema, ma un divertimento.
Se poi volete migliorare le vostre capacità in pista più velocemente, vi consigliamo di prendere in considerazione i nostri corsi di guida “SuperBike Italia Track School“. Sarete seguiti da istruttori professionali pronti ad aiutarvi passo dopo passo: un’occasione unica se siete amanti della guida tra i cordoli.