Per presentare il suo “Trident Design Prototype”, Triumph ha scelto nientemeno che il London Design Museum. Come a voler sottolineare doppiamente l’importanza di questo nuovo capitolo per la Casa di Hinckley. Capitolo che, ve lo diciamo subito, si aprirà ufficialmente nella primavera 2021. Ma con quali contenuti?
In realtà Triumph è rimasta piuttosto abbottonata sulle caratteristiche della nuova Trident. Il motore sarà un tre cilindri in linea e la moto si posizionerà nel segmento delle “roadster mid-size”, terminologia di marketing che potremmo tradurre con “medie naked entry level”. La categoria a cui appartengono anche Yamaha MT-07 e Kawasaki Z650, tanto per intenderci.
Una classe in cui l’architettura tre in linea del propulsore rappresenterà una novità assoluta, cosa su cui il marchio inglese tiene a porre l’accento. Altri elementi chiave sui quali il comunicato stampa insiste, seppur rimanendo sul vago, sono una dotazione tecnologica completa e di serie, oltre ovviamente al design ricercato.
Quest’ultimo unisce chiaramente gli elementi del gusto modern classic all’inglese, con tratti marcatamente sportivi e contemporanei. Ai primi appartengono per esempio il faro e la strumentazione tondi, o il serbatoio a goccia; nei secondi vanno annoverati la coda corta e slanciata verso l’alto, così come lo scarico posto sotto il motore. Anche se in questa candida veste prototipale molti elementi non sono definitivi, il lavoro fatto dal reparto di design inglese, in collaborazione con l’italiano Rodolfo Frascoli, sembrerebbe assolutamente degno di nota. In particolare per la categoria a cui è destinata la moto.
Triumph Trident 2021: alcune speculazioni tecniche
Anche in assenza di indicazioni precise sulla dotazione tecnica, le foto del prototipo e il segmento di appartenenza sono sufficienti per qualche speculazione fondata. Per esempio ci aspetteremmo una cilindrata inferiore ai 700cc, per una potenza che dovrebbe attestarsi a 95cv. Un limite, quest’ultimo, invalicabile per rendere la Triumph Trident depotenziabile e quindi guidabile con la patente A2.
Per quanto riguarda la ciclistica, poi, il telaio parrebbe un’inedita unità in acciaio a doppio trave. Le sospensioni, ammesso che corrispondano a quelle definitive, sembrerebbero non regolabili, mentre le pinze dei freni Nissin a due pistoncini sono senza dubbio quelle montate sull’attuale versione S della Street Triple.
Riflettendoci bene, ripercorrendo a ritroso quanto detto fin qui con in mente la Street Triple S, ci si può spingere oltre con le ipotesi. Per esempio fino a pensare a una Trident che vada ad affiancare (e più avanti a sostituire) la più economica delle Street alla base della gamma di naked sportive Triumph. In questo senso non ci sorprenderebbe vedere il motore da 660cc aggiornato all’Euro 5, accompagnato da ride by wire, traction control e due riding mode. Il prezzo? Secondo noi sarà appena sotto gli 8.000 euro.
“Per le nuove generazioni’’
In occasione della presentazione alla stampa, Steve Sargent, Triumph Chief Product Officer, ha dichiarato: “Il Trident Design Prototype segna l’inizio di un nuovo ed emozionante capitolo per Triumph, dove uno stile iconico, inusuale per il segmento, si armonizza con il divertimento di guida. Le linee pulite, pure e minimali rappresentano il DNA di Triumph e ricevono un tocco di grinta se pensiamo ai richiami al mondo della Speed Triple: in poche parole, si intravede già da ora la futura personalità della nuova Trident. Il nostro obiettivo ultimo è offrire una roadster emozionante, distintiva e particolarmente piacevole da guidare, in particolare alle nuove generazioni di giovani rider che cercano stile e qualità a condizioni accessibili’’.