Guardando di sfuggita le immagini di questo articolo avete pensato si trattasse di una Speed Triple 1200 (qui la nostra prova video)? Tranquilli, non siete gli unici. In effetti, la Triumph TE-1 non è poi tanto diversa dalla hypernaked inglese come impostazione e design, specialmente all’anteriore, dove il faro sdoppiato è esattamente lo stesso. In questo caso, però, siamo al cospetto del prototipo della prima moto elettrica di Triumph, giunto ormai alla sua fase finale di sviluppo.

Abbiamo già parlato nei mesi scorsi di questo progetto, ma ora le cose sono concrete quanto mai prima: mentre scriviamo, la TE-1 è ormai pronta per iniziare il suo fitto programma di test in strada e in pista, che da qui all’estate di quest’anno darà come risultato il prototipo finale, con forme, grafiche e specifiche definitive.

Il passaggio da laboratori e officine al mondo reale, infatti, servirà a calibrare i vari comandi, a definire le modalità di guida e i relativi aiuti elettronici, oltre a mettere a punto tanto la meccanica quanto i software, compresa la funzionalità di frenata rigenerativa. In pratica, entro l’autunno dovremmo avere a che fare con una Triumph elettrica fatta e finita, anche se non rivolta direttamente alla vendita. Certo, dopo tanto impegno profuso in questo progetto, è naturale pensare che a Hinckley, salvo risultati inaspettatamente e clamorosamente negativi dei prossimi mesi di test, stiano già pensando a quando e come portare i risultati nei concessionari.

Non solo Triumph

Anche perché, vale la pena di ricordarlo, dietro alla Triumph TE-1 c’è una squadra di eccellenze inglesi a tutto tondo. Eccellenze come Williams Advanced Engineering, responsabile del pacco batterie e della centralina; Integral Powertrain, progettista del motore e della trasmissione; e il Warwick Manufacturing Group dell’Università di Warwick, autore delle simulazioni finali in vista della fase di collaudo. Triumph, invece, ha curato specificamente il telaio e la ciclistica, con l’espresso obiettivo di dar vita a un mezzo elettrico con caratteristiche di guida degne delle roadster sportive inglesi a combustione interna.

A questo punto non ci resta che attendere per conoscere i dati tecnici definitivi della TE-1, così come per vederne la veste finale. Nulla potrà mai darle il fascino del suono del triple inglese a benzina, ma non c’è dubbio che questo sia uno dei progetti che più fanno ben sperare per il futuro a elettroni del motociclismo.