A distanza di pochi mesi, torniamo a parlarvi dell’ambizioso prototipo realizzato dagli ingegneri inglesi. Di cosa parliamo? Di quella che potremmo considerare la gemella a elettroni della Speed Triple 1200. In casa Triumph, infatti, i tester hanno hanno prelevato il prototipo dai laboratori e l’hanno dato in pasto all’asfalto, portando finalmente la questione dalla teoria alla pratica. Senza ulteriori indugi scopriamo insieme come si è comportata la nuova prospettiva elettrica di Hinckley, la Triumph TE-1. (Clicca qui per una rinfrescata sulle prime tre fasi del progetto)
I risultati ufficiali ottenuti al termine della “Fase 4”, quella di test per l’appunto, raccontano di una hypernaked dal carattere molto sportivo, che sembrerebbe capace di far emozionare anche il cuore di un vero smanettone. Il pilota Brandon Paasch, vincitore della Daytona 200, ha avuto un ruolo fondamentale nella messa a punto finale del prototipo. “La risposta dell’acceleratore sulla TE-1 è incredibile, quando si tocca l’acceleratore la spinta propulsiva viene erogata in maniera istantanea, che è ovviamente ciò che amo come pilota di moto. Adoro l’erogazione della coppia.”, dice Brandon, “Ho avuto modo di provare su strada il prototipo in diverse situazioni, ed è incredibilmente veloce”.
Memori della chiacchierata con Stuart Wood, capo ingegnere in Triumph (clicca qui per leggere l’intervista completa), sappiamo però che a Hinckley non vogliono produrre una moto elettrica solo per poter dire di averla nel listino: dunque vediamo più nel dettaglio i dati dichiarati per la TE-1.
I numeri della Triumph TE-1
A detta di Triumph, il motore elettrico è in grado di sprigionare una potenza di 177cv e una coppia 109nm: numeri che sulla carta promettono molto bene. Lo stesso si può dire dell’accelerazione: con una rotazione decisa della manopola destra (eh sì, niente trasmissione e niente frizione nemmeno sulla moto elettrica di Triumph), la TE-1 dovrebbe essere in grado di raggiungere i 100km/h in soli 3,6 secondi. Tutto ciò delinea un sorprendente allineamento con le performance della sorella endotermica Speed Triple RS.
E la velocità di punta? Questa informazione non è ancora stata rivelata, ma se da un lato è tendenzialmente un punto debole delle attuali moto elettriche, dall’altro sappiamo che il team responsabile dello sviluppo del progetto prevede di incrementare le prestazioni sfruttando il potenziale di coppia del motore elettrico.
Triumph TE-1: l’essenza di guida
Gli ingegneri inglesi non volevano solo che la Triumph TE-1 fosse veloce ai semafori, ma anche che fosse anche in grado di emozionare alla guida. Quello che sappiamo è che il peso dichiarato del prototipo è di 220kg: alto in assoluto, ma contenuto rispetto alle moto a elettroni paragonabili.
Inoltre, per replicare le doti dinamiche di una vera Triumph, l’ergonomia, le geometrie e la distribuzione del peso sono simili a quella della Speed Triple 1200: questa ottimizzazione delle masse è stata utilizzata per favorire una buona maneggevolezza, punto debole, in termini di guida, di molti modelli elettrici.
Come suona?
Per quanto riguarda la colonna sonora, di certo non avremo più il classico fischio del tre cilindri, ma quello che la casa garantisce è un sound unico e caratterizzante in grado di coinvolgere il pilota. Ok, sappiamo bene che molti smanettoni duri e puri oggi non concepiscono nemmeno l’idea di appassionarsi al suono di un motore elettrico, ma Triumph si è concentrata molto sul dare una personalità riconoscibile al prototipo, e ciò ha compreso anche il tema della sonorità.
Per rendere la guida più immersiva possibile, il sibilio del motore elettrico aumenta d’intensità all’aumentare dalla potenza richiesta dal polso destro.
Triumph TE-1: autonomia e ricarica
Un argomento che ha bisogno sicuramente di essere approfondito riguarda l’autonomia, che onestamente non fa gridare al miracolo. Triumph dichiara infatti una percorrenza di circa 160km con una singola ricarica. Un dato ottenuto con prove “svolte in condizioni equiparabili a un utilizzo reale”; una precisazione che dovrebbe rendere il dato divulgato meno ottimistico rispetto a quanto accade normalmente con i veicoli elettrici. Inoltre, la frenata rigenerativa è già stata implementata e affinata sul prototipo e dovrebbe aiutare nella gestione della batteria insieme ad un’elettronica raffinata.
Quanto ci si mette per fare “il pieno”? Sono evidenti i passi avanti fatti nello sviluppo della curva di ricarica delle batterie, infatti, un tempo di 20 minuti permette di passare dallo zero all’80% di carica. Certo, a patto di trovare una colonnina di ricarica ultraveloce libera. In questo campo avevamo già espresso il nostro parere quando si trattava semplicemente di un’indiscrezione, e lo confermiamo in questa occasione; in sostanza, si tratta di un dato senza dubbio ottimo nel panorama delle moto a batteria, ma ancora troppo limitativo per l’uso nel Mondo Reale.
Quando la vedremo su strada?
Triumph, con il prototipo TE-1, ha dimostrato di possedere le capacità per sviluppare una due ruote elettrica, ma non è prevista la produzione di una versione di serie in breve tempo. Detto questo, anche se una futura Triumph elettrica regolarmente in vendita varierà dal prototipo TE-1 attuale, i risultati ottenuti forniscono un’ottima base per lo sviluppo di una belva elettrica che sia veloce e, soprattutto, emozionante. Prima di vederla atterrare sul mercato, quindi, bisognerà attendere ancora un po’. Magari per allora ci saranno nuove soluzioni in tema di autonomia e ricarica.