Le prime foto spia che ritraevano la nuova generazione dell’originale hooligan senza carene risalgono ormai a diversi mesi fa, ma prima della fine di gennaio nessuno sapeva esattamente cosa aspettarsi dalla nuova Triumph Speed Triple 1200 RS. Certo, avrebbe avuto un look nuovo e più affilato e sì, tutti sapevano che il motore sarebbe stato aggiornato e reso più potente.

Quando però da Hinckley hanno svelato al mondo la Speed Triple 1200 RS in videoconferenza, il colpo di teatro è riuscito lo stesso. Come? Innanzitutto grazie a quel numerino magico riguardante la potenza massima dichiarata: 180cv. Un salto enorme dai precedenti 150, che proietta la nuova belva inglese nell’olimpo delle nude più potenti del mercato: è chiaro che le ambizioni degli ingegneri Triumph siano piuttosto alte per questo nuovo modello. Assieme alle nuove capacità del tre cilindri da 1.160cc, un altro risultato notevole è stato l’alleggerimento complessivo di ben 10kg, con l’ago della bilancia che ora si ferma a 198kg in ordine di marcia.

Tutto questo, assieme al design nettamente più affilato rispetto a prima, e ora in linea con quello dell’ultima Street Triple, farebbe pensare a una scarenata dalle serie intenzioni pistaiole. Tuttavia, anche se è legittimo aspettarsi che questa sarà la Speed più efficace di sempre tra i cordoli, durante la conferenza stampa, Triumph ha voluto precisare come anche quest’ultima generazione voglia restare fedele alla filosofia originaria del modello, ovverosia quella di una moto che nasce con lo scopo primario di essere una macchina da divertimento (e teppismo, aggiungeremmo noi) stradale.

Nei paragrafi qui di seguito analizziamo nel dettaglio tutte le novità tecniche, mentre qui resta da dire solo da dire delle versioni e del prezzo della nuova Speed. Per ora, infatti, l’unica variante presentata è la top di gamma Speed Triple 1200 RS, che arriverà nei concessionari da marzo a 17.600 euro.

MOTORE

Il nuovo tre in linea da 1.160cc è un’unità completamente nuova rispetto al precedente 1.050: basti pensare che, nonostante l’aumento di cilindrata, è caratterizzato da dimensioni più compatte e da un peso inferiore di ben 7kg. Le prestazioni massime dichiarate sono di 180cv e 125Nm, valori erogati rispettivamente a 10.750 e 9.000 giri.

Triumph dichiara di aver attinto anche alla propria esperienza in Moto2, e tra i risultati c’è anche l’aumento di 650 giri del regime di rotazione, con il limitatore posto a quota 11.150. Anche l’inerzia rotazionale è stata ridotta, con un -12% a favore della prontezza di risposta, mentre cambio e frizione antisaltellamento sono completamente nuovi, a favore di precisione nell’uso sportivo e morbidezza in quello quotidiano.

ELETTRONICA

La nuova strumentazione TFT da 5” con connettività Bluetooth e i blocchetti elettrici retroilluminati danno accesso, tra le altre cose, a un pacchetto elettronico ampiamente rinnovato. Per prima cosa il cambio elettronico con blipper in scalata diventa di serie, mentre il controllo di trazione (basato, come gli altri aiuti, sui dati di una piattaforma inerziale) è stato affinato per l’uso in pista, così come è stato migliorato l’algoritmo dell’anti impennata, che resta però legato alle impostazioni del TC.

L’ABS cornering a due livelli, si avvale invece di un nuovo modulatore per un intervento più preciso, abbinato anche in questo caso a una regolazione più libera per l’uso in pista. Tutto questo viene racchiuso in cinque riding mode, di cui uno completamente personalizzabile. La batteria di serie, infine, è ora al litio e dunque più leggera del 60% rispetto a una equivalente al piombo-acido.

TELAIO

Se dal punto di vista estetico il doppio trave in alluminio risulta simile al passato, dal punto di vista tecnico le cose stanno molto diversamente. Più leggero del 17%, il telaio è stato infatti ulteriormente rivisto per spostare il baricentro più in basso e più avanti.

ERGONOMIA

Cambia anche la posizione di guida, con un nuovo manubrio più largo di 13mm e pedane riposizionate per aumentare la luce a terra. Pure la sella, posta a 830mm da terra, è stata progettata pensando al supporto nella guida sportiva, con il serbatoio più stretto che segue la stessa filosofia.

SOSPENSIONI

Si tratta dell’unico reparto in cui non vi sono modifiche sostanziali rispetto alla Speed RS 1.050. Cambia infatti il set-up di serie – orientato a supportare nella guida sportiva e in pista, senza sacrificare eccessivamente il comfort su strada – ma restano invariate sia la forcella Öhlins NIX30 con steli da 43mm, sia il mono Öhlins TTX 36, entrambi completamente regolabili.

FRENI E GOMME

Confermata la pompa radiale Brembo MCS, l’impianto frenante anteriore vede l’introduzione di dischi da 320mm più leggeri e delle pinze Brembo Stylema. Per le gomme di primo equipaggiamento, invece, Triumph ha scelto le Metzeler Racetec RR, indicando le Pirelli Diablo Supercorsa SC2 come gomme ufficialmente consigliate per la pista.