Signore e signori, ecco a voi la tanto desiderata Triumph Daytona Moto2 765 Limited Edition. Era da tanto che l’aspettavamo e, dopo che Triumph ci aveva fatto provare il prototipo per lo sviluppo della Moto2 l’anno scorso (sul numero di novembre 2018), eravamo praticamente sicuri che sarebbe arrivata. Ora, finalmente, ecco il ritorno di Hinckley al mondo delle supersportive, fresco di presentazione durante lo scorso weekend della MotoGP a Silverstone,
Tanto per eliminare fin da subito ogni dubbio, possiamo dirvi che sì, l’estetica è rimasta sostanzialmente quella della precedente Daytona 675. Ma guardatela nel dettaglio e continuate a leggere prima di dirvi delusi.
Motore pompato
Partiamo per prima cosa dal tre in linea da 765cc che spingerà la nuova “Moto2 Limited Edition”. Si tratta infatti di una versione in grado di produrre 130cv a 12.250 giri e 80Nm a 9.750 giri, valori ottenuti impiegando svariati componenti derivati direttamente dal propulsore delle Moto2 di quest’anno.
Rispetto al motore della Street Triple RS (qui potete leggere la nostra prova in comparativa con Brutale 800 RR e MT-09SP), infatti, ci sono valvole di aspirazione in titanio, pistoni irrobustiti, spinotti trattati DLC, profili delle camme rivisti, cornetti di aspirazione inediti e ulteriori modifiche che si spingono fino all’albero motore. E si è lavorato anche sul cambio, con nuovi rapporti “ottimizzati per la pista”.
Tutto questo per ottenere un netto incremento di prestazioni rispetto alla Street RS, pur nel pieno rispetto dell’omologazione Euro 4.
Ciclistica e componentistica al vertice
Dal punto di vista ciclistico, invece, si è scelto di puntare sul telaio dell’ultima Daytona 675 R, oltretutto già ampiamente collaudato con il nuovo propulsore, dato che è stato utilizzato per lo sviluppo in pista della versione con specifiche Moto2.
Al doppio trave in alluminio sono poi abbinati cerchi alleggeriti, sospensioni Öhlins – forcella NIX30 davanti e mono TTX36 dietro – e freni con dischi da 310mm, pompa MCS e pinze Stylema, tutto ovviamente Made in Brembo.
A tutto questo si aggiungono la configurazione monoposto da sportiva dura e pura e le sovrastrutture completamente in pregiata fibra di carbonio. Questi ultimi sono due dei tanti elementi che contribuiscono a ridurre il peso rispetto alla precedente 675R, anche se da Hinckley non hanno ancora dichiarato il dato ufficiale.
E naturalmente sull’ultima nata arriva anche la tutta tecnologia delle Triumph più recenti, con strumentazione TFT a colori e cinque riding mode, comprese la modalità “Track” e quella personalizzabile “Rider”, oltre al cambio elettronico con blipper in scalata.
Tiratura limitata
Bene, a questo punto ci vediamo costretti a parlare di un paio di dettagli non proprio positivi nel caso vi interessasse la nuova Triumph Daytona Moto2 765 Limited Edition. Per prima cosa, ne verranno prodotti solo 1.530 esemplari, dei quali 765 destinati a USA e Canada e altri 765 a Europa e resto del mondo: se ne volete una, in pratica, vi conviene correre a ordinarla nel concessionario più vicino a voi.
In secondo luogo, viste le componenti pregiate e la tiratura limitata con tanto di piastra di sterzo superiore ricavata dal pieno e numerata, il prezzo sarà inevitabilmente ben più alto di quelli dell’abbordabile Ninja 636 o della pistaiola R6. Ancora non sappiamo la cifra ufficiale per l’Italia, ma potete farvi un’idea sapendo che in Gran Bretagna costerà 15.765 sterline.