Aggressiva, per niente pratica, strana da guidare ed estremamente teppistica… Ma la Hypermotard 821 SP aveva anche dei difetti. Ed è tutt’ora un’opzione interessante per chi sia alla ricerca di una funbike adrenalinica e fuori di testa  

Testo: Jon, Aigor Foto: Archivio SBI

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Per noi smanettoni le moto sono più “puro divertimento” che semplici mezzi di trasporto. Le due ruote sono una forma di evasione. Un modo per scappare dalla monotonia della vita di tutti i giorni. Un giocattolo con cui divertirsi per qualche ora in una giornata di sole, quando gli impegni quotidiani ce lo permettono. C’è per caso qualcosa di sbagliato in tutto ciò? Assolutamente no, se siamo abbastanza onesti da ammettere che fare chilometri stressati e infreddoliti, sotto la pioggia battente, aspettando con ansia la sosta successiva per asciugarsi e riscaldarsi un po’, non è per nulla piacevole.

€7.500-€9.000
Quotazioni della Ducati Hypermotard 821 SP


Insomma, guidare una moto in certi casi può non essere la scelta più ragionevole, ma se le condizioni sono quelle giuste, e il mezzo è adatto al contesto, qualsiasi giro può trasformarsi in un’esperienza memorabile in quanto a spasso e adrenalina. E un oggetto come la Ducati Hypermotard 821 SP è esattamente il tipo di moto che porta all’estremo il concetto di “nata per farvi divertire”.

Giochi da grandi

Senza stare a menare il can per l’aia, la Hyper SP è un giocattolo per adulti, uno di quelli costosi. Se per le altre due versioni della gamma (la standard e la Hyperstrada) si può dire che abbiano anche dei lati pratici, la SP non dà spazio ad alcun compromesso “razionale”. È uno strumento da teppismo, che Ducati ha riempito di parti di alta qualità, per assicurare che ogni giro sia il più esilarante possibile. Sono riusciti nel loro intento? Assolutamente sì: se siete alla ricerca di una moto che vi spinga a guidare come cretini ogni volta che l’accendete, la SP è in cima alla lista delle papabili.

Dotazioni Sport Production e quotazioni attuali

Commercializzata nel 2013, la Hyper SP, come suggerito dal nome, è la versione più pregiata ed estrema della Hypermotard 821. Rispettando in pieno le tradizioni, in Ducati avevano preso il modello base e gli avevano montato tutta una serie di parti speciali top di gamma per elevare le capacità dinamiche della moto; oltre a permettere di utilizzarla senza compromessi per ogni tipo di porcheria vi venisse in mente – dalle sfide tra i cordoli su una pista tortuosa, alle gare d’impennate.

La SP montava una forcella Marzocchi con steli da 50mm e completamente regolabile, un mono Öhlins e cerchi forgiati alleggeriti Marchesini in lega di alluminio. Ma anche un riding mode “Race”, un manubrio a sezione variabile, una pompa freno radiale Brembo (con pinze radiali Brembo monoblocco M4.32) e tocchi di carbonio qua e là. In questo menù idilliaco, a dire il vero, c’era anche un problema: il prezzo di listino, che al lancio sfiorava i 15.000 euro.

Nell’ormai lontano 2013 tale prezzo era difficile da giustificare per una moto spinta da un propulsore da “soli” 821cc e capace di meno di 100cv alla ruota. Ma la Hyper ha sempre avuto un fascino particolare. Le vendite furono superiori a quello che, razionalmente, si sarebbe potuto prevedere. E ciò che a noi importa è che oggi non sono poche le SP disponibili negli annunci dell’usato con quotazioni intorno agli 8-9.000 euro. Cifre tutto sommato molto più accettabili per quello che, alla fine, rimane poco più che uno splendido giocattolo da weekend. Considerate anche che, come quasi tutte le Ducati “R” ed “SP”, se ne trovate una in buone condizioni (e di solito lo sono), questa Hyper potrebbe essere un buon acquisto nell’ottica dell’investimento. Ma veniamo al dunque: com’è da guidare la 821 SP oggi?

Hypermotard 821 SP = stile da supermoto

Saltate sulla Hyper – o forse dovremmo dire scalatela, visto che la sella è alla stratosferica altezza di 890mm. La prima cosa che vi colpirà è quanto sia stretta. Un mezzo in pieno stile supermoto, col serbatoio da 16 litri posizionato basso, in linea con la sella, e su cui ci si sente molto alti sopra la strada. All’inizio le sensazioni non sono per nulla familiari, quindi mettete in conto un periodo di ambientamento prima di poter davvero dare del tu alla SP, che richiede un certo adattamento anche per il particolare feeling dell’avantreno, molto diretto nelle reazioni e obiettivamente un po’ intimidatorio per i neofiti. Diciamo che è una moto che va guidata con una certa decisione, ma nel momento in cui iniziate ad aggredire le curve, invece di limitarvi a pennellarle, il gioco prende senso.

Dal punto di vista del comfort ci sono poche concessioni. Se le pedane sono basse e in posizione comoda, e il manubrio impone una postura eretta e naturale alle basse velocità, la sella è dura e la protezione aerodinamica è prossima all’inesistente. Anche un tragitto autostradale di un centinaio di chilometri può trasformarsi in un supplizio in queste condizioni. Ma del resto solo un folle potrebbe considerare una Hyper SP per viaggiarci seriamente.

98cv sono sufficienti per divertirsi?

Tirata la frizione (che ha il sistema Ducati APTC che la rende piacevolmente morbida) e inserita la prima si è pronti a partire… Con qualche scossone. Per quanto leggera la frizione strappa un po’ nel primo attacco e le partenze sprint al semaforo non sono così semplici da azzeccare. In particolare, si rischia un balzo in avanti se si lascia la leva con poca delicatezza. Una volta in movimento però il bicilindrico Desmo da 821cc è davvero vivace, con un ottimo range di erogazione e una schiena spettacolare ai medi. Il che rende la SP perfetta per darci dentro sulle strade più tortuose.

È il classico motore che vi consente di andare forte tra le curve senza farvelo percepire. E una volta su strada, quei 98cv alla ruota che, sulla carta, potrebbero sembrare pochi in assoluto, su una moto di questo tipo si dimostrano più che sufficienti per tenere ritmi abbondantemente oltre il lecito e innescare impennate a comando all’uscita da ogni tornante. Ovviamente, più il misto è stretto, più le caratteristiche di agilità e reattività della SP la avvantaggiano; mentre sul veloce – parliamo di curve dai 100km/h in su – emerge qualche limite. Intendiamoci, la ciclistica top di gamma della Hyper si dimostra sempre più che solida – anche nei curvoni veloci è davvero difficile arrivare a innescare ondeggiamenti o imprecisioni. Ma la postura eretta e la piena esposizione al vento fanno capire che per certe velocità una moto così non è la scelta più sensata.

Quindi, vale la pena?

Per quanto il motore sia brillante e coinvolgente, l’asso nella manica della Hypermotard 821 SP rimane la ciclistica. Come accennato, bisogna farci la mano. Ma quando iniziate a capirla, vi innamorerete del modo in cui, grazie a sospensioni di qualità e ai cerchi Marchesini alleggeriti, la Hyper vi istigherà ad alzare il ritmo e vi supporterà mentre divorerete il vostro percorso da pieghe preferito. Prendete una strada piena di curve, asfalto caldo, gomme appiccicose e un diavoletto sulla vostra spalla a suggerirvi di fare cose cattive. Vedrete che la SP diventerà un giocattolo fantastico, sia per andare forte, sia rischiare la patente per eccesso di teppismo.

Ma in definitiva, visto che ancora non costa pochissimo, vale la pena considerarla? Esattamente come il giorno in cui è stata presentata, la SP è una moto che bisogna volere sul serio. Non si può negare che richieda dei compromessi, e sia poco pratica e poco intuitiva. Dall’altra parte, però, è anche uno spasso da guidare, è costruita con grande qualità ed è stracarica di componenti di pregio. Se per voi la moto è anche un mezzo di trasporto, con cui vorreste anche fare dei tranquilli tragitti quotidiani, cercate altrove. Ma se volete solo divertimento e non amate i giri lunghi, questa Hyper resta una delle scelte più appaganti che possiate fare.

A COSA FARE ATTENZIONE

Modello precedente

La Hypermotard 821 ha rimpiazzato la precedente 796, presentata nel 2009. Esisteva in una sola versione con diversi pacchetti di accessori, per personalizzarla più verso lo sport o il turismo. Più adatta ai neofiti, la 796 aveva la sella più bassa, DDA e frizione APCT, ma la forcella non era regolabile e gli intervalli di manutenzione erano più corti.

Modelli

La Hypermotard 821 era disponibile in tre versioni: standard, SP e Hyperstrada. La prima era il modello base, la seconda quello sportivo, mentre la Hyperstrada era la versione turistica con parabrezza, sella più morbida, maniglie per il passeggero, borse dedicate, regolazione remota del precarico del mono e parafanghi maggiorati. Quasi tutte le dotazioni extra della Hyperstrada potevano essere comprate come accessori e montate sulla versione standard.

Modelli successivi

La nuova generazione di Hypermotard è arrivata a inizio 2016 e nonostante si chiamasse 939 aveva il motore da 937cc. Era disponibile in versioni standard e SP oltre che nel modello Hyperstrada. Fu sostituita nel 2019 dalla Hypermotard 950, che comunque monta lo stesso motore da 937cc. Quest’ultima è disponibile nelle versioni standard e SP.

Richiami

Inserendo il numero di telaio sul sito Ducati è possibile verificare se ci siano aggiornamenti o campagne di richiamo non effettuate per l’esemplare in questione. La Hyper ha ricevuto alcuni aggiornamenti di sicurezza, quindi assicuratevi che i richiami siano stati fatti tutti.

Accessori

La SP è ben messa già di serie, ma tantissimi proprietari montano uno scarico Termignoni che vale assolutamente la pena avere. È bello, suona da Dio, e da nuovo costa parecchio: se trovate una moto che lo monta già, consideratelo un bonus. Alcuni montano leve e pedane aftermarket, ma in questo caso hanno solo valore estetico, quindi non aumentano il valore della moto.

Forcellone

Come su tutte le moto con forcellone monobraccio, controllate che non ci siano segni di forzatura nella zona del regolatore, che potrebbe essere indice di precedenti grippaggi o del fatto che il proprietario non ha molta manualità meccanica. Chiedete al proprietario se conosce i valori corretti di coppia di serraggio dei bulloni, visto che tensioni eccessive o troppo basse potrebbero rovinare il mozzo. Il valore corretto è 31Nm.

Sensori

Si sente parlare di sensori che si rompono sulla Hyper, cosa che potrebbe essere non solo frustrante, ma anche salata da sistemare. Controllate che non compaiano codici di errore sulla strumentazione (sul sito Ducati è presente un manuale che spiega il significato dei codici) e fate sempre un test ride ragionevole per verificare che anche a caldo non venga mostrata alcuna segnalazione.

Documentazione manutenzione

La strumentazione della Hyper avverte quando arriva il momento di fare la manutenzione ordinaria e quella al sistema Desmo, quindi controllate. Gli intervalli di manutenzione sono ogni 15.000km mentre la distribuzione va controllata ogni 30.000 e il tagliando prevede la sostituzione delle cinghie e il controllo del gioco valvole. Non ci sono limiti temporali, si tratta di manutenzione chilometrica.

Strumentazione

Sui forum corre voce che la strumentazione digitale sia un po’ delicata, e in caso di malfunzionamenti è una riparazione estremamente costosa. Controllate sempre che funzioni correttamente, che non abbia segni di umidità interna e che anche i blocchetti elettrici funzionino a dovere.