Gli smanettoni entrati da un po’ negli ’anta probabilmente si ricorderanno quel 1981 in cui una due ruote rivoluzionaria arrivò da Hamamatsu a stravolgere i canoni estetici del motociclismo. Parliamo della Suzuki GSX1100S Katana, una vera e propria pietra miliare per gli amanti delle moto da sparo, il cui mito ha continuato a vivere nel cuore degli appassionati fino a oggi, nonostante all’epoca fosse stata tutt’altro che un successo commerciale.

Avanti veloce di 36 anni, quando a Eicma 2017 la Casa di Hamamatsu ha mostrato la Katana 3.0 Concept del designer Rodolfo Frascoli, le reazioni del pubblico sono state tanto positive da convincere il costruttore a trasformare quella show bike in un prodotto fatto e finito, mostrato per la prima volta all’ultima edizione di Intermot.

Base collaudata

L’ispirazione retrò della nuova Katana è evidente dalla prima all’ultima linea del suo design, ma il tutto è stato adeguatamente reinterpretato in chiave moderna: dal faro anteriore rettangolare a LED, alle forme integrate tra loro di carenatura anteriore e serbatoio, fino alla coda volutamente meno affilata degli standard odierni e caratterizzata dalla sella bicolore.

Al di sotto dell’aspetto retrofuturistico, la tecnica è del tutto moderna e mutuata da quella dell’attuale GSX-S1000, compreso il leggendario quattro cilindri in linea da 999cc di derivazione GSX-R K5, rivisto e corretto per erogare più spinta in basso e 150cv, ma in questo caso con un nuovo comando del gas che dovrebbe ridurre l’effetto on/off alla prima riapertura. Confermati anche il telaio doppio trave in alluminio abbinato al forcellone della Gixxer L6, le sospensioni KYB regolabili e i freni con pinze Brembo monoblocco, oltre al comparto elettronico con ABS e traction control regolabile su tre livelli.