Brutto a dirsi, ma prima o poi capita di cadere. Esistono però degli accessori che possono aiutare a proteggere la propria moto. Ecco quali sono e come si montano

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Una delle più incontestabili verità del mondo del motociclismo è che prima o poi a chiunque capita di cadere. Così come chi guida si protegge con abbigliamento dotato di specifiche protezioni è possibile cercare di fare lo stesso per la propria moto.

L’obiettivo è quello di ridurre al minimo possibile l’elenco dei danni, che possono essere ingenti (e costosi) anche in seguito a cadute più che banali. Il problema, infatti, è che anche la classica caduta apparentemente innocua – da fermi, dal cavalletto, mentre si fa manovra – potrebbe arrivare a costare fino a un migliaio di euro, tra carene graffiate, carter motore rotto, serbatoio segnato, ecc.

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Per fortuna, grazie ad alcuni accessori studiati apposta per proteggere la moto in caso di caduta, questi danni possono essere notevolmente limitati. Non costano molto e sono abbastanza semplici da montare, quindi non c’è proprio motivo per non utilizzarli sulla propria moto. È quasi una forma di assicurazione: qualche decina di euro spesi prima, potrebbero farne risparmiare molti di più poi.

1.  Tamponi paratelaio

La più importante tra le protezioni per la moto. Un set di questi sarà di preziosissimo aiuto in caso di una scivolata a bassa velocità, con la buona possibilità che impedisca qualsiasi danno a carter, carene e telaio. Prima di comprarli, vale la pena controllare bene il modo in cui sono ancorati alla moto: devono potersi piegare lungo la direzione della vite di ritenzione, senza intaccare in alcun modo il punto di fissaggio che, nella maggior parte dei casi, sarà il telaio.

Di solito si montano proprio sul punto di fissaggio superiore del motore al telaio, e l’operazione è molto semplice. Serviranno una chiave dinamometrica, una chiave a bussola e un’estensione, che vadano bene per le viti vecchie e nuove. Ovviamente è sempre meglio usare la viteria fornita con i tamponi, giacché sarà più lunga di quella di serie; per montarli, farlo da un lato per volta, avendo particolare cura di serrarli sempre alla coppia prescritta.

2. Contrappesi manubrio per proteggere la moto

Sono accessori che diamo per scontati, ma che possono svolgere una funzione protettiva molto più importante di quella di semplici contrappesi equilibratori. In caso di caduta, molto spesso sono il primo punto di contatto della moto con il suolo. Questi in foto possono scivolare sull’asfalto limitando  i danni.

 3. Tamponi paraforcella e forcellone

Di solito non si vedono quasi mai sulle moto che corrono ad alti livelli, perché rallentano le operazioni di cambio della gomma. Ma su una moto da strada o anche da pista amatoriale è più furbo metterli. Il concetto è quello di tener lontani dal suolo i piedini della forcella e l’estremità del forcellone: a sacrificarsi saranno il tampone e il contrappeso del manubrio. Quello posteriore, tra l’altro, può servire anche da aggancio per il cavalletto da officina.

4. Nottolini per il cavalletto

Anche se non servono strettamente per proteggere la moto dalle cadute, sono un accessorio praticamente indispensabile per la manutenzione della catena e per avere una moto stabile su cui lavorare in garage. Tantissime sportive li alloggiano in un’asola filettata sotto al forcellone, mentre altre li montano sul perno della ruota posteriore. In caso di montaggio dei primi, meglio cercare quelli con la vite più corta possibile, in modo da ridurre le possibilità di strappare via la filettatura in caso di caduta.

5. Protezioni telaio in carbonio

Basta una semplice escursione nella ghiaia di una via di fuga per ammaccare o grattare un telaio. Specialmente se si ha intenzione di dedicarsi alla pista, sono un accessorio raccomandatissimo, perché coprono efficacemente le zone esposte del telaio. Si montano semplicemente premendole, con un adesivo a base siliconica, previo smontaggio delle carene.

6. Copri-carter

I carter motore sono molto esposti e in caso di urto possono creparsi o aprirsi del tutto, quando la moto impatta sull’asfalto. Il tipo che si avvita sul carter è generalmente migliore di quello che si incolla, perché quest’ultimo potrebbe strapparsi via in caso di scivolata.

Di solito si montano con la bulloneria fornita (non sarà necessario rimuovere tutta quella originale), che andrà serrata alla coppia prescritta dal costruttore. Un sottile strato di silicone, tra il carter e la protezione, fornirà poi un minimo di ammortizzazione dagli urti.