Sì, finalmente l’avete fatto: avete prenotato la vostra prima giornata di prove libere in pista. Ma cosa bisogna sapere e quali sono i preparativi indispensabili? Calma, innanzitutto. Lasciatevi guidare passo passo dai nostri consigli, per far sì che la vostra prima volta in pista sia indimenticabile, duratura e senza alcun dolore. Si parte dall’ABC cercando di non sprecare tempo e denaro in cose inutili.
Se siete degli habitué delle piste, saprete che è facile dimenticarsi quante cose ci siano da fare prima di mettere le ruote tra i cordoli. Ma se siete dei principianti della piega, niente paura, potete affidarvi a questa guida. La chiave di tutto è la preparazione. È anche possibile che una pista prima d’ora l’abbiate vista solo in televisione, ma non vuol dire che non possiate affrontare l’evento come un vero professionista.
Le cose da tenere a mente sono davvero tante, riguardano la logistica, la preparazione meccanica e fisica, la parte burocratica e via dicendo. La soluzione per non arrivare in pista avendo dimenticato a casa le chiavi della moto? Fare una check list più completa possibile e non essere soddisfatti fino al suo completamento.
Prima volta in pista: quale pista? In che gruppo?
La prima cosa da fare è scegliere la pista giusta e, se possibile, una giornata nella quale gli organizzatori abbiano diviso i turni in gruppi omogenei – piloti principianti, piloti con esperienza, licenziati/piloti veloci. Per quanto riguarda le piste, è ovvio che se avete una sportiva entry level di media cilindrata, è sconsigliabile orientarsi subito su circuiti veloci e impegnativi. Meglio pensare a tracciati più corti e lenti, come Cremona, Cervesina o Magione.
Se potete scegliere, per quanto vi riteniate bravi nella guida su strada, sappiate che in pista è tutta un’altra cosa; quindi iniziate iscrivendovi nel gruppo dei principianti. Finché non avrete dimostrato il contrario, è esattamente il gruppo che fa per voi. E nel caso scopriate di essere i più veloci in pista, potrete sempre chiedere di fare i turni successivi nel gruppo più avanzato, o sarà direttamente l’organizzatore a spostarvi in base ai tempi sul giro. Fate così, e a fine giornata riceverete molti più complimenti di coloro che vogliono a tutti i costi entrare nel gruppo dei veloci, per finire solo ad infastidire quelli che erano veloci per davvero, magari spargendo i pezzi della propria moto per tutto il circuito. Lasciate che siano gli altri a commettere errori: quando si va in pista, stupidità e arroganza è meglio lasciarle a casa.
Preparare la moto 1: controlli e pressioni
Sembra banale, ma la moto, per cominciare, deve essere nelle migliori condizioni possibili. Fate il pieno di benzina, controllate tutti i livelli e se siete in prossimità di un tagliando programmato, fatelo prima di andare in pista. Questo perché il motore verrà fatto girare più alto e con più cattiveria del solito, molto più di quanto non abbiate mai fatto su strada. Stesso discorso per i freni: siete sicuri di voler tirare il collo alla vostra bestiola, quando sapete benissimo che avete quasi finito le pastiglie? Sapere di avere la moto a posto vi darà anche un grande aiuto psicologico quando sarete lì a farvela sotto nei primi giri, quindi non lasciate nulla al caso.
Inutile dire che le gomme dovrebbero essere nel pieno della forma, se non addirittura nuove. I pneumatici usurati tendono a perdere il profilo originale (omogeneo e tondeggiante), rendendo più difficile interpretare la fase di discesa in piega. Per ora lasciate perdere le termocoperte – sarebbero un ulteriore elemento di distrazione; semmai abbassate leggermente le pressioni di gonfiaggio rispetto a quelle consigliate per l’uso normale. A meno che non abbiate gomme in mescola racing (difficile, visto che siete all’esordio) non esagerate però a togliere pressione. Misurando a pneumatici freddi, 2,2 ant. e 2,0 post. dovrebbe andare bene per gran parte delle coperture sportive stradali.
Preparare la moto 2: sospensioni e dB-killer
A meno che non abbiate fatto tarare le sospensioni da un esperto, lasciatele stare come sono! Una volta che vi sarete abituati alla guida in pista, potrete cominciare a pensare a cosa vi stia comunicando la moto, e allora potrete farvi un’idea sull’effettiva necessità di cambiare (e come) il set-up. Fino a quel momento, la cosa migliore è respingere la tentazione di mettersi a girare ghiere e manopoline. Nel miglior caso, infatti, vi trovereste comunque a guidare una moto con reazioni diverse da quelle a cui siete abituati; il che non farebbe che aggiungere confusione al vostro cervello già abbastanza sovraccaricato.
Se avete uno scarico aftermarket, ricordatevi di mettere il dB-killer, perché ormai su quasi tutte le piste vengono effettuate prove fonometriche. In genere, è possibile procurarsi un dB-killer anche in loco, ma perché buttare soldi e perdere tempo (e turni in pista) quando potevate fare tutto la sera prima a casa?
Prima volta in pista: il giusto abbigliamento
Anche l’abbigliamento deve essere in buone condizioni. Controllate che il casco calzi bene e non si muova nemmeno alle alte velocità – col tempo gli interni potrebbero essersi un po’ lasciati andare – e portatevi appresso una visiera chiara ed una scura, oltre a qualcosa con cui pulirle. Se guidando su strada vi si appanna spesso la visiera, a maggior ragione ne soffrirete in pista – lo sforzo fisico è molto superiore e quindi anche la frequenza di respirazione. Per evitare il problema, a meno che non siate in piena estate, considerate l’idea di montare una visierina antiappannante interna, tipo Pinlock e simili.
Controllate che la tuta (possibilmente intera), gli stivali, il paraschiena e i guanti siano in buone condizioni e che tutte le zip funzionino senza inceppamenti; metteteci un pochino di vaselina o spray al silicone, se sono particolarmente dure. Qualche giorno prima, vestitevi esattamente come farete in pista, fatevi un breve giretto in moto e, quando le condizioni della strada lo consentono, provate a muovervi avanti, indietro e fuori dalla sella come se foste un vero pilota impegnato su una pista. Quelli che vi vedranno penseranno che siate impazziti, ma voi non fatevi intimidire. Vi servirà a capire se c’è qualcosa dell’abbigliamento che non vi mette del tutto a vostro agio, e così avrete tempo per porvi rimedio.
Se l’abbigliamento, o parte di esso, lo dovete ancora comprare, vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento sul tema, in cui troverete ottimi consigli su come scegliere i prodotti, per capire cosa controllare.
Prima volta in pista: squadra di supporto
Anche se partire da casa in moto, andare in pista e tornare coi propri mezzi è assolutamente fattibile, l’ideale sarebbe cercare di portarvi appresso un amico con un furgone. L’utilità della cosa è molteplice. Per cominciare, l’amico vi aiuterà a calmarvi prima dell’ingresso nella pitlane, in quei momenti in cui non riuscite neanche a trovare i guanti dentro la borsa o vi dimenticate di indossare il paraschiena (non è un battuta, succede davvero!). Una volta in pista, vi prenderà i tempi, vi farà qualche foto e, a fine giornata, vi riporterà a casa mentre voi sarete stanchi ma felici sul sedile del passeggero a smaltire l’adrenalina provata durante la vostra prima volta in pista.
Il furgone, poi, serve anche a portare una cassetta degli attrezzi e un paio di taniche di benzina. Tra le cose che è sempre meglio avere, non dovrebbe mancare una coppia di leve freno/frizione di ricambio, il fondamentale nastro americano e una manciata di fascette autobloccanti. Nessuno parte da casa con l’idea di finire a terra, ma succede anche ai migliori, e di certo non vorrete passare tutto il giorno a imprecare nella pitlane perché vi si è troncata la leva del freno, scivolando a 2 all’ora al primo giro…
Che dice la lista?
Nei giorni precedenti, fatevi una lista per ricordarvi le cose da fare e quelle da portarvi dietro. Tra queste rientrano i soldi sufficienti per la benzina e le bevande, e qualche panino/snack con cui tenervi in forma tra un turno e l’altro. Ricordatevi ovviamente la patente di guida e un blocco note su cui appuntare cose come le pressioni di gonfiaggio che avete usato, il set-up delle sospensioni (ed eventuali modifiche) e varie osservazioni su sensazioni di guida, particolari curve o tratti di pista che non vi vengono bene, ecc. Questi appunti vi torneranno utilissimi quando pianificherete la successiva uscita.
Prima volta in pista: nel paddock
Arrivati in pista, dovrete registrarvi presso l’organizzatore. Dovrete compilare lo scarico di responsabilità, pagare, e farvi mettere un braccialetto che vi permetterà di accedere ai turni. A inizio giornata, di solito, gli organizzatori fanno un briefing sul significato delle bandiere (gialla, rossa, nera, a scacchi, ecc.), sul comportamento da tenere (non fermarsi MAI lungo la pista, non fare manovre “strane”, ecc.) e sulla sicurezza in circuito.
Ascoltate tutto con molta attenzione, e non fatevi problemi a chiedere spiegazioni se non avete capito qualcosa. Anzi, se sono presenti degli istruttori di guida – come ai demo ride organizzati dalle Case – non abbiate paura di chieder loro consigli e delucidazioni: vi mostreranno le traiettorie giuste (per la vostra andatura) e la corretta posizione del corpo; la cosa più importante, però, è che vi aiuteranno a rilassarvi. In generale, comunque, quello delle prove libere non è un ambiente competitivo come potrebbe sembrare da fuori; i più veloci non proveranno grande gusto a passarvi, se siete molto più lenti di loro, quindi penseranno soprattutto a fare la propria strada e non a non spaventarvi.
Il primo turno
Il primo turno in assoluto lo dovrete sfruttare solo ed esclusivamente per capire come funzionano le cose e per cercare di mettervi a vostro agio. Dopo qualche giro vi verrà naturale aumentare il passo, ma non esagerate. Dovete ancora prendere confidenza con la velocità, con le curve, col grip delle gomme e con la violenza delle staccate da pista.
Questa è anche l’occasione per capire l’andamento del tracciato, ma non pretendete di imparare tutti i segreti della pista in tre soli giri; lasciate che tutto avvenga in maniera progressiva e naturale e, soprattutto, non fatevi impressionare se a metà del primo turno vi sembrerà che gli altri vi passino come missili da tutte le parti. È assolutamente normale che ci sia gente più veloce di voi, quindi scordatevi gli specchietti, cercate di non innervosirvi e di non irrigidire i muscoli. Se starete rilassati, respirando normalmente, noterete come la vostra guida diventerà fluida ed armoniosa, e la velocità verrà da sé.
Prima volta in pista: i turni successivi
Dopo aver rotto il ghiaccio con il primo turno, il resto della giornata vi sembrerà tutto in discesa, ma anche qui, attenzione a non farvi fregare dall’entusiasmo. Man mano che imparerete la pista e le giuste traiettorie, il vostro ritmo aumenterà, e curve che all’inizio vi sembravano ostiche, ora si faranno percorrere con sempre più naturalezza. A un certo punto dovreste anche riuscire a mettere il ginocchio a terra, ma non fatene un’ossessione; la cosa più importante è che guidiate fluidi e puliti, concentrandovi sul fatto di sfruttare bene la pista e cercando di non commettere errori.
Il momento più bello della giornata sarà quando avrete raggiunto sufficiente confidenza per mettere da parte la tensione e il nervosismo. È da lì che inizia il divertimento. Quindi, pensate a godervelo al meglio, ricordandovi comunque che siete al vostro esordio in pista; non cadete nella tentazione di sentirvi troppo sicuri, non esagerate mai con il gas (soprattutto in uscita di curva) e ricordatevi che all’inizio di ogni turno le gomme sono fredde. Date loro il tempo di scaldarsi ogni volta, e porterete a termine senza problemi quella che sarà una delle giornate più memorabili della vostra vita: la vostra prima volta in pista!