La Superveloce 1000 Serie Oro urla a gran voce e in ogni sua parte il contrasto tra tradizione e tecnologia. Un successo scontato o la ricetta per un buco nell’acqua? Questo lo scopriremo solo col tempo, ma per ora, qui a Superbike Italia crediamo che questa estremizzazione del concetto neo-retrò sia davvero azzeccata. Anche perché in questo caso c’è un solido appiglio storico. La Superveloce 1000, infatti, è ispirata alla MV Agusta 500 che ben 50 anni fa combatteva nel Mondiale con le prime, rudimentali appendici aerodinamiche
Trattandosi di una Serie Oro, dicitura che tradizionalmente accompagna la prima e più preziosa tiratura delle moto di Schiranna, l’esclusività va di pari passo con le prestazioni da race replica moderna. Sarà dunque prodotta in serie limitata, assemblata a mano e numerata, oltre che corredata dal certificato di autenticità.
Ma quindi, cos’è esattamente?
Le sovrastrutture sono la rivisitazione di quelle della Superveloce 800, la prima neo-retrò di MV (e che abbiamo messo alla prova qualche tempo fa), mentre nella sostanza si tratta della cattivissima Brutale 1000 RR.
La Superveloce 1000 Serie Oro ne utilizza il telaio, il monobraccio e il motore quadricilindrico; somma di elementi che si traduce in una moto dalla natura chiaramente supersportiva, con 208cv e 116,5Nm dichiarati. I cavalli possono però diventare 212 con il kit racing che comprende, assieme ad altri dettagli pregiati, uno spettacolare scarico completo in titanio realizzato in collaborazione con Arrow, caratterizzato da quattro bocche di fuoco posizionate come da tradizione sotto la coda. E a quanto pare, oltre che per le prestazioni, è stato ottimizzato espressamente per produrre il miglior sound possibile: ovviamente non vediamo l’ora di ascoltarlo!
Ulteriore chicca, che in pratica sfocia nel campo delle opere d’arte, è il cerchio posteriore dorato in lega di alluminio forgiata, con il suo designa a cinque razze, integrate da altrettanti raggi anodizzati in rosso.
Per quanto riguarda l’elettronica c’è tutto quello che si possa desiderare: cambio elettronico up&down, ABS cornering, controllo di trazione su 8 livelli (disinseribile) e anti impennata. Anche le sospensioni sono regolate elettronicamente, seppur ancora non semiattive: si tratta infatti di forcella NIX e mono TTX della famiglia Öhlins EC. Tutto questo regolabile tramite i blocchetti a manubrio e visualizzato sull’ampio cruscotto TFT da 5,5”.
Aerodinamica ed ergonomia della Superveloce 1000 Serie Oro
L’aerodinamica è una componente fondamentale di questa nuova MV, ed è stata progettata per integrarsi a regola d’arte con lo stile e il design. Le ali anteriori non sono solo curate maniacalmente nella loro forma a fini estetici, ma creano fino a 39,2kg di deportanza a 320km/h.
I copridischi hanno la funzione estetica di ricordare i freni a tamburo del passato, ma allo stesso tempo migliorano il raffreddamento dei freni indirizzando il flusso d’aria. Lungo la carenatura interamente in fibra di carbonio, inoltre, sono presenti degli sfoghi che hanno la funzione di creare una depressione dietro il radiatore dell’olio, così da velocizzare l’espulsione dell’aria calda.
Un altro tema centrale della Superveloce 1000 Serie Oro è l’ergonomia. MV dichiara che la posizione di guida è meno estrema rispetto a quella tradizionale di una pura supersportiva da pista. I semimanubri sono infatti relativamente alti e arretrati, perlomeno rispetto al look estremo della moto, mentre le pedane di serie sono regolabili. Detto ciò, bisognerà provare sul campo le dichiarazioni in tema di comfort, specialmente conoscendo l’attitudine corsaiola ed estrema di molti modelli MV.
Prezzo e disponibilità della Superveloce 1000 Serie Oro?
Attualmente MV non ha ancora comunicato quanto sarà necessario sborsare per accaparrarsene una e nemmeno quanti esemplari vedranno la luce. Ma è legittimo aspettarsi che la prima cifra sarà molto alta, di certo oltre i 40.000 euro, mentre la seconda sarà piuttosto bassa.