Sarà anche tutta nuova, ma basta un’occhiata per capire immediatamente che l’oggetto spigoloso, esagerato e quasi inquietante ritratto in questa pagina è una KTM 1290 Super Duke R.
E non si tratta solo dell’iconico arancione che fa brillare telaio e sovrastrutture. Il fatto che si parli di “The Beast”, così come venne soprannominata a Mattighofen sin dalla presentazione del primo prototipo nel 2012, è reso esplicito da elementi come il cuneo di luce a LED del faro anteriore o il possente motore LC8 da 1.301cc.
Motore aggiornato
Quest’ultimo, a dirla tutta, è l’elemento più vicino al modello che viene sostituito dalla versione 2020. Il bicilindrico a V di 75° è stato infatti aggiornato con nuovi corpi farfallati da 56mm, nuovi iniettori aggiuntivi, bobine più potenti e un cambio rivisto, oltre a carter ottimizzati e alleggeriti.
Il picco di coppia dichiarato rimane sostanzialmente invariato a 140Nm (-1) a 8.000 giri, mentre la potenza cresce a 180cv (+3) a 9.500 giri.
Ciclistica inedita: meno peso e più feeling
Il propulsore è poi sfruttato come elemento stressato dal nuovo telaio, sviluppato, così come il resto della moto, per migliorare il feeling del pilota e risparmiare peso. Quest’ultimo obiettivo può dirsi raggiunto, visto che la nuova 1290 Super Duke R pesa 189kg a secco, 6 in meno rispetto alla precedente.
Dal punto di vista della guida, invece, dovremo aspettare di provarla a febbraio a Portimao, ma le premesse sono piuttosto interessanti: il traliccio in acciaio ha infatti tre volte la rigidità torsionale del precedente, ed è abbinato a una ciclistica profondamente aggiornata. Sono nuovi il telaietto reggisella – in alluminio e materiali compositi – le piastre forcella, il monobraccio, il monoammortizzatore, i cerchi a cinque razze e le pinze freno Brembo Stylema.
Nuova elettronica
E coerentemente con la filosofia di KTM, che vede nella propria Bestia una moto prima di tutto stradale, ma con prestazioni tali da sembrare una da pista, anche l’elettronica è stata rivista, puntando a migliorare in entrambi i campi.
Arriva così un nuovo traction control basato su una piattaforma inerziale a 6 assi, che naturalmente contribuisce al funzionamento di tutti gli altri aiuti alla guida. I riding mode (Rain, Street, Sport e l’opzionale Track) sono stati rivisti, mentre a completare il tutto c’è una nuova strumentazione TFT da 5” regolabile nell’inclinazione.
Il guanto di sfida alle altre supernaked (tra cui la nuova Ducati Streetfighter V4) è stato lanciato.