Avrà anche un design completamente rivisto, tornato in linea con il resto della gamma di Mattighofen, ma la KTM 1290 Super Duke GT sembra in grado di poter difendere pure per il 2019 il titolo di moto più strana del pianeta.

Alcuni ne odieranno le linee, altri le ameranno alla follia, noi continuiamo ad adorare la devastante ignoranza dimostrata da questa incredibile sport tourer, mossa da un V-twin da 1.301cc in grado di sputare fuori 175cv e 141Nm di coppia. Per la precisione, i cavalli sono saliti di due unità rispetto al precedente modello, grazie a teste con camere di risonanza modificate, nuove valvole di aspirazione in titanio e una mappatura ottimizzata.

La ciclistica è stata confermata in larga parte – dal telaio a traliccio in acciaio, al forcellone monobraccio in alluminio, ai freni con pinze Brembo M50 – ma le sospensioni semiattive WP sono state aggiornate all’ultima versione, con sensori più precisi che dovrebbero garantire un miglioramento della guida in ogni condizione.

Elettronica all’ultimo grido

Le altre principali novità sono elettroniche, a partire dal ponte di comando dominato da un nuovo, enorme schermo TFT a colori da 6,5”, con la possibilità di connessione allo smartphone tramite Bluetooth per gestirlo direttamente dai comandi della moto. Arrivano poi il Quickshifter+, che aggiunge il blipper in scalata, e l’intero pacchetto di aiuti elettronici di ultima generazione sviluppato per la SuperDuke R, compresa la modalità opzionale “Track”, che offre la possibilità di regolare il traction control a piacimento e disattivare separatamente l’anti impennata. Avete capito bene: una tourer su cui si può attivare un riding mode specifico per la pista. Come non restarne affascinati?