Che a Mattighofen la questione Duke sia un argomento di grande importanza è cosa nota, ma in vista del 2024 la gamma ha subìto un aggiornamento notevole e per nulla scontato. Se è vero che le piccole cilindrate ricevono spesso un’attenzione di second’ordine da parte delle Case, gli uomini in arancione ci hanno spesso abituato a un approccio di tutt’altro segno; è esattamente questo il caso delle KTM 125 e 390 Duke, profondamente rinnovate con un trattamento a cinque stelle.
Iniziamo col dire che la ottavo di litro e la naked per la A2 si presentato totalmente evolute rispetto alle versioni precedenti: si direbbe proprio che gli ingegneri abbiano dato un bel colpo di spugna ai vecchi progetti e abbiano ricominciato il lavoro da zero, prendendo ispirazione dalle sorelle maggiori – 790, 890 e 1290 Duke. Il risultato? Tanta sostanza per gli smanettoni più giovani.
KTM 125 e 390 Duke: simili ma diverse
Iniziamo dall’estetica. Se fino a oggi i due modelli erano praticamente indistinguibili, questa volta i designer KTM hanno puntato a introdurre più elementi che caratterizzino in modo individuale le “Dukkine”.
La KTM 125 Duke sfoggia un profilo snello e compatto, grazie alle appendici serbatoio più piccole rispetto alla 390, le cui linee proseguono idealmente in quelle della mascherina porta-faro. Inoltre, l’altezza della sella è stata ulteriormente ridotta rispetto ai modelli di seconda generazione. La KTM 390 Duke, invece, ha appendici serbatoio e cover radiatore più sviluppate, che fanno riferimento esplicito alle cilindrate maggiori della gamma. Le appendici prevedono prese d’aria ben visibili, mentre la nuova forma della sella è sottolineata dalla banda color Arancio Metallico Elettronico. Come tocco finale, all’anteriore la 390 si distingue nettamente anche per le nuove luci diurne a LED, incastonate nella mascherina del faro anteriore.
Infine, la gamma Duke 2024 riceve una livrea di qualità che combina una verniciatura multistrato applicata su bagnato a una serie di grafiche dai nuovi schemi cromatici. Il tutto accompagnato da texture esclusive della sella e all’interno delle appendici del serbatoio.
Non solo estetica
Se per ora abbiamo parlato esclusivamente delle questioni esteriori, è ora di liquidare il capitolo design e di aggredire la lista di aggiornamenti tecnici e funzionali. Come preannunciato, le KTM 125 e 390 Duke 2024 sono state riprogettate in tutto e per tutto; gli interventi hanno riguardato ciclistica – telaio, sospensioni, ruote e freni -, motori ed elettronica. Naturalmente ogni singola modifica è pensata per garantire sportività, facilità di utilizzo e soprattutto divertimento in sella.
Telaio, telaietto e forcellone
Il telaio è formato da due componenti, un traliccio principale in acciaio e un telaietto in alluminio pressofuso, inoltre a completamento, sono presenti le piastre forcella con un diverso offset pensato per migliorare la dinamica di guida e per dare al pilota un maggiore controllo. L’obiettivo primario è quello di esaltare le performance con un aumento della rigidità torsionale.
Il forcellone pressofuso in alluminio alleggerito ha una forma ricurva, così facendo si sviluppa attorno al monoammortizzatore che risulta essere disassato rispetto al centro del componente; questa soluzione permette un migliore posizionamento del sistema di scarico e del nuovo airbox.
Sospensioni
Le KTM 125 e 390 Duke adottano una forcella WP APEX da 43mm di diametro e con 150mm di escursione. Se la 390 2024 monta una componente dotata di cartuccia aperta regolabile su 5 click, la ottavo di litro riceve la versione non regolabile.
Al retrotreno, entrambe le Duke fanno uso di un mono WP APEX con 150mm di escursione. Per la moto dedicata alla patente A2 è previsto un mono con pistone separato che permette di regolare ritorno – su 5 click – e precarico molla. La 125 2024, al contrario, prevede la sola regolazione del precarico.
Ruote e coperture
Il design dei cerchi a razze è inedito, nello specifico la riduzione del numero delle stesse e il mozzo più aperto permettono una riduzione del peso dei componenti e, quindi, delle masse non sospese in rotazione, tutto a vantaggio delle caratteristiche dinamiche.
Freni
Tutti i modelli in gamma montano un disco anteriore da 320mm con pinza a quattro pistoncini e uno posteriore da 240mm con pinza a due pistoncini. Oltre a essere differente dal precedente già a colpo d’occhio, KTM promette un netto miglioramento della frenata e una resistenza alla corrosione maggiore grazie a una più completa anodizzazione dei componenti.
Motore
Per i nuovi motori, le Duke utilizzano piattaforme monocilindriche compatte e alleggerite denominate LC4c, dove la “c” minuscola sta proprio per “compatto”. Questa famiglia di motori è composta da un basamento piccolo che ospita la termica 125 e da un basamento più grande per il 399cc, inoltre sono già predisposti per l’entrata in vigore della nuova e più stringente normativa antinquinamento EURO 5+.
Elettronica
Più sviluppato sulla KTM 390 Duke rispetto alla 125, il comparto elettronico è davvero completo tanto che la prima belvetta è addirittura dotata di una piattaforma inerziale. Andando con ordine, entrambe le KTM Duke 2024 adottano di serie la versione più recente dell’ABS Supermoto Bosch a due canali. In questa versione la modalità ABS Supermoto resta attivata anche dopo aver spento e riacceso la moto.
Come preannunciato la 390 prevede di serie anche il controllo di trazione MTC cornering disattivabile, che sfrutta le informazioni della piattaforma inerziale per adeguare l’intervento del controllo di trazione all’angolo di piega. Inoltre, sempre di serie, sono previsti due riding mode: Street, la modalità di default, e Rain, ma può essere aggiunta anche la modalità Track, che cambia layout del display con un contagiri più grande e il tempo sul giro.
A proposito di display, il pilota può contare su una strumentazione dallo schermo di 5 pollici con cristallo arrotondato ai bordi, dal quale gestire tutte le funzionalità di guida – anche grazie ai nuovi blocchetti dai tasti retroilluminati.
Come chicche finali, la KTM 390 Duke esce con il launch lontrol di serie, mentre come optional, entrambe le moto possono essere equipaggiate con il quckshifter dotato di blipper.
In conclusione, senza dubbio queste nuove KTM 125 e 390 Duke sono in grado di sollecitare l’acquolina di giovani smanettoni e di neofiti; d’altra parte, considerata la chilometrica lista di novità e di aggiornamenti, è possibile che il prezzo sia aumentato rispetto al passato, ma il listino ufficiale non è ancora stato comunicato… staremo a vedere.