È la prima volta che a SuperBike Italia prendiamo in considerazione una moto “con l’indiano”, e non è un caso. Lo storico marchio americano è noto soprattutto per le sue custom prive di qualsiasi inclinazione sportiva, ma con la nuova Indian FTR 1200, specialmente in versione S, si può dire che le cose si siano improvvisamente fatte molto più interessanti.

Quasi come una nuda sportiva

Ispirata alla 750 che sta facendo man bassa di vittorie nel campionato americano di flat track, ad allontanare la FTR dal concetto di naked sportiva sono solo le ruote, con cerchi da 19” all’anteriore e 18” al posteriore e gomme Dunlop esteticamente identiche a quelle da ovale sterrato, ma pensate per l’asfalto. Il resto della dotazione ciclistica, invece, è assolutamente degno di nota: abbiamo telaio e forcellone a traliccio in tubi d’acciaio, telaietto posteriore in alluminio, sospensioni completamente regolabili (sulla S) e freni con dischi da 320mm e pinze monoblocco Brembo M4.32.

Anche il peso di 221kg a secco (222 per la S) e l’interasse di 1.524mm, seppur oggettivamente abbondanti, non sono così fuori scala. Ma la sorpresa più grande sta nel propulsore “alla europea”. A spingere la FTR è infatti un bicilindrico a V di 60° da 1.203cc, con raffreddamento a liquido, 8 valvole, doppio albero a camme in testa, rapporto di compressione di 12,5:1 e una potenza massima di 120cv a 8.250 giri, con il picco di 115Nm di coppia disponibile già a 6.000 giri.

Tutto quel che serve

La ciliegina sulla torta è costituita infine dalla dotazione elettronica della FTR 1200 S, con strumentazione touchscreen a colori da 4,3”, piattaforma inerziale, tre riding mode, traction control, anti impennata e ABS. Non avremmo mai creduto di scriverlo, ma tant’è: siamo davvero curiosi di provare questa Indian.