Alzi la mano chi, prima delle foto spia diffuse nelle ultime settimane e poi dello svelamento del motore Superquadro Mono, avrebbe scommesso sull’arrivo di una supermotard stradale dura e pura da Ducati. Quasi nessuno, vero? Anche per questo motivo, la nuova Hypermotard 698 Mono ci intriga particolarmente.

Nel mirino ha chiaramente il trittico formato dalla KTM 690 SMC R e dalle sue derivazioni Husqvarna e GasGas, ma nell’approcciarsi a questo mondo, Ducati ha chiaramente voluto fare le cose a modo proprio, in particolare per quanto riguarda lo stile e l’abbondanza di sofisticazione elettronica. Ma andiamo per ordine.

84,5cv
Potenza massima dichiarata con scarico racing Termignoni

Superquadro Mono

A spingere la nuova Hypermotard monocilindrica è il Superquadro Mono, un inedito monocilindrico da 659cc che Ducati ha sviluppato a partire dalla parte termica del bicilindrico più potente che sia mai stato creato a Borgo Panigale, il Superquadro da 1.285cc. Ne è testimonianza l’alesaggio di 116mm, valore record per un mono stradale, che si accompagna a una corsa di 62,4mm.

Ma al di là delle misure, anche le soluzioni tecniche adottate sono notevoli: pistone box-in-box, valvole di aspirazione in titanio, spinotto con riporto antiattrito in Diamond Like Carbon e camicia del cilindro in alluminio. Il tutto, grazie al supporto della distribuzione desmodromica, consente a questo propulsore di girare fino alla bellezza di 10.250 giri.

I valori di picco, invece, sono di 77,5cv a 9.750 giri e 63Nm a 8.000 giri, con la potenza che sale a 84,5cv montando lo scarico racing Termignoni opzionale. Per la cronaca, è il monociclindrico di serie più potente in circolazione e, a quanto ci risulti, anche mai installato su una moto di serie.

Ducati Hypermotard 698 Mono: la ciclistica

Su una moto di questo genere, compattezza e leggerezza sono fondamentali, e Ducati le ha ricercate con un telaio in acciaio con sezioni e spessori differenziati (il cui peso è di appena 7,2kg), unito a un forcellone in alluminio con leveraggio progressivo e a ruote in lega. Risultato? 151kg totali senza benzina.

Per quanto riguarda le sospensioni, davanti abbiamo una forcella Marzocchi a steli rovesciati da 45mm, mentre al posteriore lavora un monoammortizzatore Sachs: entrambe le unità sono completamente regolabili. La frenata è invece affidata a un disco anteriore da 330mm, morso da una pinza Brembo M4.32.

Elettronica da hooligan

Particolarmente interessante, poi, è il pacchetto elettronico di quasta nuova Ducati Hypermotard 698 Mono. Non tanto per l’inedita e compattissima strumentazione LCD da 3,8″, o per la completissima dotazione di bordo, degna di qualsiasi altra Ducati, con piattaforma inerziale, quattro riding mode, controllo di trazione, freno motore regolabile, ABS Cornering e controllo dell’impennata.

Sono le nuove funzionalità di questi ultimi due controlli ad averci fatto sollevare un sopracciglio. Anzi, tutti e due. L’ABS, innanzitutto, ha quattro livelli, di cui i due intermedi integrano la funzione Slide-by-Brake, che di fatto è un assistente all’ingresso in derapata, da chiamare in causa agendo sul freno posteriore.

151kg
Peso in ordine di marcia (senza benzina) della Hypermotard 698 Mono

Ma ancora più maleducata e interessante è la nuova strategia della denominata Wheelie Assist, che è possibile sbloccare solo con l’installazione dello scarico optional e dunque con la moto in configurazione da pista. Esattamente come suggerisce il nome, con questa impostazione l’elettronica non si occuperà di contenere le impennate, bensì di regolare la coppia erogata per assistervi nell’eseguire dei monoruota il più possibile lunghi e coreografici. Oh sì, proprio così!

Versioni, prezzi e disponibilità

La Ducati Hypermotard 698 Mono arriverà nelle concessionarie da gennaio 2024 in due versioni: “liscia”, oppure RVE, con grafica dedicata e cambio elettronico di serie. Per la prima, il prezzo di listino è di 12.890 euro, 1.000 in più per la RVE.

Entrambe saranno disponibili anche in versione depotenziata per la patente A2, con un prezzo di 1.000 euro inferiore rispetto alle versioni a piena potenza e il Suqperquadro Mono che in questo caso è accreditato di 43,5cv a 6.250 giri e 49Nm a 5.750 giri.