Possiamo finalmente tornare a goderci i nostri giri in moto dopo il fermo forzato a causa del Coronavirus? Il 18 maggio ha segnato il “liberi tutti”? La risposta è sì alla prima domanda, no alla seconda.

Il sì è dovuto al fatto che, con gli ultimi provvedimenti presi dal Governo, gli spostamenti all’interno della propria regione “non sono soggetti ad alcuna limitazione”. Ciò salvo eventuali misure di contenimento che potranno essere adottate in specifiche aree in ragione di nuovi aggravamenti della situazione epidemiologica. Dunque via libera ai giri in moto per il solo piacere di guidare la propria belva, senza bisogno di autocertificazione, ma restando nel territorio della propria regione.

aggiornamento coronavirus moto

Detto questo, è ovvio che no, non si tratta di un liberi tutti. Il limite dei confini regionali ci consente sì di tornare a goderci la nostra passione, ma allo stesso tempo è ovvio che vada un po’ stretto tanto a noi smanettoni, quanto ai mototuristi e a tutti gli altri motociclisti. E se è naturale che in sella venga rispettato il distanziamento sociale, ovviamente dovremo avere il buon senso di rispettarlo anche una volta al bar del passo. In più, ricordiamoci sempre di portare con noi una mascherina.

Giri in moto senza limiti ai tempi del Coronavirus? Dal 3 giugno

Dunque per viaggiare oltre i limiti del territorio regionale (in moto come con gli altri mezzi di trasporto), come avveniva prima del 18 maggio, sarà necessario avere con sé l’autocertificazione, che dovrà attestare comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero motivi di salute. Ulteriori casi concessi sono il rientro presso il domicilio, l’abitazione o la residenza.

Giri in moto ai tempi del Coronavirus

In questo caso il distanziamento sociale è ai minimi termini…

Questi limiti sono previsti fino al 2 giugno 2020: dal 3 giugno, dunque, gli spostamenti torneranno a essere liberi sull’intero territorio italiano. Perlomeno così è previsto, salvo che la diffusione del Covid-19 torni a peggiorare, rendendo necessaria l’emanazione di nuove limitazioni in aree specifiche.

A restare in vigore, inoltre, è il divieto implicito di andare in due in moto, salvo che il passeggero non sia convivente. Ciò per via della distanza interpersonale di un metro, imposta dalle norme emanate in questo periodo di emergenza.