Nate dalla moda delle special tassellate degli ultimi anni, Ducati Scrambler 1100 Sport e BMW R nineT Scrambler, oltre a grandi dosi di stile da hipster, sulla carta dovrebbero offrire anche contenuti concreti. O no? Per sciogliere ogni dubbio le abbiamo aizzate una contro l’altra in una tipica giornata di guida da smanettoni
Testo: Lore Foto: M. Negrini
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Le avrete notate anche voi. Soprattutto sui social, ma spesso anche per strada. Rigorosamente entro una manciata di chilometri dal comune di residenza del proprietario, preferibilmente nei pressi di un locale dell’happy hour e raramente su un qualsiasi percorso da pieghe. Anzi, l’unica messa in piega che avranno visto, nella maggior parte dei casi, sarà quella delle lunghe barbe dei loro proprietari hipster, orgogliosi di esibirle assieme a mocassini, pantaloni risvoltinati, camicia a quadri e casco a scodella del 1984 recuperato dal garage del nonno.
Stiamo parlando delle special del filone “scrambler”, così definito perché, in teoria, dovrebbe concretizzarsi in moto con sufficienti capacità stradali, mescolate a una spolverata di attitudine all’offroad e condite dall’aspetto retrò. In realtà nel 90% dei casi si tratta di vecchi catenacci rinvenuti dal rottamaio, agghindati con qualche accessorio, una nuova verniciatura e gomme tassellate, per poi essere rimessi in circolazione a caro prezzo senza dare troppo peso alla sicurezza delle relative ciclistiche, prima ancora che alle prestazioni.
Ma in fondo, chi siamo noi per giudicare? Ognuno è libero di fare quel che vuole coi propri soldi e i propri risvoltini… Il fatto è che questa tendenza si è estesa a macchia d’olio, come il lubrificante perso da quelle stesse special, generando un fenomeno sufficientemente importante da convincere le Case a buttarsi nella mischia: anche loro avrebbero potuto far aprire i portafogli a modaioli inesperti, arricchendo la suddetta moda con quella competenza nella guida che solo moto progettate a livello industriale e arricchite con componentistica all’altezza possono garantire.
Le contendenti: BMW contro Ducati
Eccoci dunque alle contendenti della nostra sfida: abbiamo preso le due moto che, potendo contare su contenuti e prestazioni, teoricamente, all’altezza di una buona naked da sparo, attualmente si posizionano al vertice della categoria Scrambler.
Da una parte abbiamo la Ducati Scrambler 1100 Sport. Il cerchio anteriore da 18” e le Pirelli MT60RS semitassellate sono un chiaro ammiccamento alla sua (non del tutto credibile) inclinazione fuoristradistica, ma il suffisso “Sport” rimescola le carte, con un’aggressiva livrea nera opaca, un manubrio più basso e sportivo del modello base e, udite udite, sospensioni Öhlins completamente regolabili davanti e dietro. Nel telaio a traliccio in tubi d’acciaio pulsa una versione aggiornata del glorioso Desmodue ad aria con 86cv dichiarati: basteranno per fare la voce grossa tra le curve asfaltate, oltre che davanti ai bar del centro?
Dall’altro lato del ring, la BMW R nineT Scrambler offre premesse un po’ diverse. Il boxer raffreddato ad aria e olio mette sul piatto 24cv in più, ma supportati da un’esile forcella tradizionale, dalla sospensione posteriore Paralever e da pinze assiali, per di più con il cerchio anteriore da 19”. A suo favore, almeno, ci sono delle turistiche Metzeler Tourance Next – non proprio gomme da farci gli scemi gomito a terra, ma sempre meglio delle tassellate opzionali. (Per un altro testa a testa tra BMW e Ducati, questa volta tra le rispettive crossover da sparo, cliccate qui)
Ora però veniamo al dunque: queste due moto sono solo apparenza o contengono anche un po’ di sostanza? Nello specifico, potrebbero interessare anche a chi non ha un taglio di barba e capelli da 150 euro? Per scoprirlo, le abbiamo guidate tirandogli il collo come avremmo fatto con delle vere naked da sparo. Beh, più o meno…