È iniziata una nuova era per Ducati, che oggi, 30 giugno 2022, ha svelato tutti i dettagli tecnici del prototipo “V21L”, la prima moto elettrica prodotta dalla Casa di Borgo Panigale per gareggiare nel Mondiale MotoE a partire dal 2023. Nato grazie al lavoro di un team formato da progettisti di Ducati e di Ducati Corse, questo prototipo presenta delle soluzioni molto interessanti nel campo delle moto elettriche. Vediamo dunque insieme com’è fatta la nuova Ducati MotoE.
Estetica
Prima di addentrarci nelle caratteristiche puramente tecniche, sono d’obbligo due parole sul design di questa “V21L”. Design che è stato curato interamente dal Centro Stile Ducati e che riprende i tratti distintivi delle moto da corsa bolognesi; per quanto ci riguarda, se non lo sapessimo, alla sola vista faremmo fatica a credere che sotto le carene della Ducati MotoE si cela un sibilante motore elettrico.
Ducati MotoE: i dati tecnici
Eh sì, è leggendo il dato relativo al peso che ci si rende conto di non essere al cospetto di una moto con motore endotermico. Siamo infatti nell’ordine dei 225kg, che se può sembrare un valore spropositato per una moto da corsa, in realtà si tratta di un “risultato davvero soddisfacente” – come ha dichiarato Ducati – avendo a che fare con una moto elettrica. In quanto a potenza e coppia, invece, parliamo di 110kW (150cv) e ben 140Nm. Per dare un’idea, Ducati ha dichiarato una velocità massima raggiuta sul rettilineo del Mugello pari a 275km/h.
Pacco batteria, telaio e forcellone
Ecco la prima delle soluzioni interessanti di cui si diceva all’inizio: il pacco batteria. Questo, infatti, è l’elemento più vincolante per masse e ingombri, e quello della Ducati MotoE presenta una sagoma pensata apposta per seguire le linee della zona centrale della moto. Il peso del componente è di 110kg, mentre la capacità è di 18kWh, con presa di ricarica da 20kW integrata nel codone.
L’involucro del pacco batteria, inoltre, è realizzato in fibra di carbonio e, proprio come avviene per il motore della Panigale V4, svolge anche la funzione di parte stressata della ciclistica, basata su di un telaio monoscocca Front Frame da 3,7kg. Al posteriore, invece, abbiamo un forcellone in alluminio da 4,8kg, con geometria simile a quella della Desmosedici impegnata in MotoGP. In fibra di carbonio è anche realizzato il telaietto posteriore, che integra codino e sella pilota.
Sistema di raffreddamento
L’inverter, dal peso di 5kg, è un’unità derivata dal mondo delle competizioni delle auto elettriche, mentre il motore, che è stato sviluppato da un partner di Ducati, pesa 21kg e raggiunge un regime di rotazione massimo di 18.000 giri. Ma a quanto dice la Casa bolognese, è il sistema di raffreddamento una delle soluzioni in assoluto più avanzate presenti su questo prototipo. Si tratta infatti di un sistema a liquido a doppio circuito, pensato per rispondere alle diverse esigenze termiche del pacco batteria e del gruppo motore/inverter; il che dovrebbe consentire dei forti benefici in quanto a costanza di prestazioni e tempo di ricarica.
Ducati MotoE: Sospensioni e freni
In quanto al capitolo sospensioni, interamente marchiate Ohlins, all’avantreno troviamo una forcella pressurizzata NPX25/30 con steli rovesciati di 43mm di diametro; al retrotreno abbiamo l’unità TTX36 e, infine, non manca neppure un ammortizzatore di sterzo regolabile.
I freni, invece, sono prerogativa di Brembo, con due dischi anteriori in acciaio da ben 338,5mm e con spessore maggiorato, morsi da due pinze GP4RR M4 32/36, a loro volta azionate da una pompa radiale PR19/18. Al posteriore, invece, la pinza è una P34, che è azionata da una pompa PS13 e morde un disco singolo da 220mm.
Elettronica
L’ultimo aspetto riguarda l’elettronica: la Casa di Borgo Panigale afferma che il funzionamento dei controlli elettronici di cui è dotata la Ducati MotoE è sostanzialmente indistinguibile da quello delle moto da corsa a cui sono abituati i piloti Ducati.