Potete amarla o odiarla – vi capiamo in ogni caso – ma quello che non si discute è che la Diavel, una delle moto più strane mai uscite dalle fabbriche di Borgo Panigale, fin dal suo lancio nel 2010 ha saputo stupire il mondo delle due ruote per personalità e design, mettendo poi sul piatto prestazioni e comportamento dinamico assolutamente mai visti nella categoria delle maxi cruiser.

Le novità della Ducati Diavel 1260 puntano a migliorare i contenuti senza stravolgerne la filosofia, che in questi anni ha saputo crearsi una folta schiera di appassionati. L’anima da “sport-cruiser” si amplifica con l’introduzione del motore Testastretta DVT da 1.262cc, già apprezzato sulla XDiavel, ma in questo caso rivisto per esaltarne le performance e dotato di trasmissione finale a catena (invece che a cinghia). La potenza dichiarata sale di 7cv rispetto alla vecchia Diavel (per un totale di 159 a 9.500 giri) mentre la coppia passa da 123 alla bellezza di 129Nm a soli 7.500 giri.

Comfort e guidabilità sulla base e sulla Ducati Diavel 1260 S

La posizione di guida è rimasta invariata, mentre cambia la ciclistica, con un nuovo telaio a traliccio in tubi d’acciaio accoppiato a un forcellone in alluminio con misure studiate per migliorare la guidabilità tra le curve. Completano il pacchetto la classica, completissima dotazione elettronica Ducati (con IMU a 6 assi, ABS Cornering, TC, launch control e cruise control) e il quickshifter up & down per la versione S. Quest’ultima, come da tradizione Ducati, può vantare anche componentistica di livello superiore: dalle sospensioni Öhlins, alle pinze freno monoblocco Brembo M50, alle ruote con lavorazione a macchina.