Preoccupati dalla gomma nuova, ancora lucida per la cera? Come al solito sapere è potere, basta poco per sconfiggere un timore pressoché immotivato. Ecco la nostra guida per trovare la fiducia nelle gomme della vostra moto.
______________________________
Una delle attività di manutenzione più tipiche fatte dal motociclista all’arrivo della bella stagione è il montaggio di nuovi pneumatici. Superata l’emozione e la soddisfazione per l’acquisto, e il disagio per aver sborsato una bella cifra dal gommista, il problema vero si pone al momento di uscire dall’officina, sempre in apprensione per il fatto di doversi muovere con una gomma fredda e ricoperta di cera scivolosa. Le solite domande affollano la mente… Come affrontare i primi chilometri? Come fare il rodaggio della gomma senza cadere? Poi che pressioni usare su strada? E se per caso siamo in pista?
La regola è semplice: fidatevi degli pneumatici. Sono il vostro unico punto di contatto con l’asfalto e l’unica cosa che vi tiene in traiettoria. Come saprete, poi, influiscono direttamente sul funzionamento della moto, su come si guida, su come sterza e sulla sua geometria. Montare il giusto tipo di pneumatico e gonfiarlo alla pressione corretta, quindi, è vitale per assicurarsi che moto e pilota funzionino in perfetta armonia meccanica.
Rodare le gomme nuove
Il battistrada lucido di una gomma nuova mette sempre un po’ d’apprensione. Rodarlo può diventare un affare delicato. Lo strato lucido sul battistrada della gomma nuova è causato dall’agente distaccante usato per evitare che la gomma aderisca allo stampo in cui viene formata e dalle paraffine che emergono durante la “cottura” ad altra pressione della gomma in fabbrica. Finché non viene raschiato via, quel sottile strato chimico è piuttosto scivoloso e l’unico modo per toglierlo è guidare la moto.
Fiducia nelle gomme: prendersela con comodo
Immaginate dunque che l’area di contatto della gomma a terra sia il palmo della vostra mano. La parte centrale del battistrada si pulirà velocemente (in poche centinaia di metri), ma quello è il meno. Per non far pattinare la ruota, basta non accelerare troppo bruscamente appena usciti dal gommista.
Il miglior modo per pulire i bordi del battistrada non è raschiarli con la carta vetrata ma prendersela comoda, senza chiedere loro troppo, e troppo presto. Aumentare gradualmente l’inclinazione della piega, rimuoverà man mano lo strato scivoloso e intanto farete anche un po’ di rodaggio alla carcassa. Guardando il palmo della mano, immaginate durante la piega di mettere a contatto con il terreno non più di un quarto di palmo per volta. Capirete quindi che la maggior parte dell’area di contatto debba offrire una superficie pulita e aderente. Ovviamente, dovremo evitare assolutamente di finire con tutta l’area di contatto su una zona che sia completamente lucida. Anzi, anche solo per metà lucida, per essere più sicuri.
Fiducia nelle gomme: in strada e in pista
Nonostante il gommista vi possa aver consigliato un certo numero di chilometri di cautela, potete cavarvela con una distanza inferiore. Che siate su strada o in pista, dunque, è buona regola spendere lo stesso tempo a pulire le gomme quanto ne impiegheremmo a scaldarle se fossero già pulite. Attenzione, però: se avete fatto anche un centinaio di km, ma senza curve, è probabile che le spalle siano ancora scivolose. Fate attenzione, perché sarà pressappoco come essere appena usciti dal gommista.
In pista si riesce a controllare il processo in maniera molto migliore, visto che in genere si fanno due o tre giri di riscaldamento – basta piegare un po’ di più in ogni curva e poi rendersi conto dell’inclinazione raggiunta e di quanta ne sia ancora disponibile.
Quali pneumatici?
Il profilo più appuntito, più aggressivo di una gomma maggiormente orientata all’uso in pista significa che sarà meno stabile, visto che è progettata per funzionare su una superficie uniforme e per agevolare la rapidità di sterzo. Similmente, una gomma stradale, una volta in pista, non offrirà lo stesso livello di aderenza, e tenderà a surriscaldarsi.
Si stanno consumando bene?
Il battistrada delle vostre gomme è strappato? Una gomma, gonfiata correttamente e montata su una moto con sospensioni tarate correttamente, dovrebbe esibire una superficie uniformemente consumata e liscia. Pressioni o tarature sbagliate faranno lavorare troppo la gomma, strappandone la mescola.
Pressioni
Controllate presso il produttore quali siano le pressioni raccomandate per l’uso in strada e su pista. La gomma si scalderà maggiormente in pista, espandendo l’aria contenuta all’interno, quindi la pressione d’esercizio sarà leggermente più bassa.
Fiducia nelle gomme: 6 passaggi fondamentali
1) MANOMETRI
Compratevi un manometro decente, e controllate regolarmente la pressione, visto che le gomme si sgonfiano costantemente. Un manometro di marca è imbattibile in fatto di precisione, ma se non volete spendere un capitale provate presso qualche supermercato del bricolage – anche lì si trovano prodotti buoni. Ah, due ultime raccomandazioni: i manometri digitali a poco prezzo spesso sono anche poco affidabili. Peggio ancora quelli dei benzinai…
2) FIDUCIA NELLE GOMME: PRESSIONI STRADALI
Il gonfiaggio corretto è molto importante. I pneumatici sono oggetti meravigliosi, che sopportano di tutto, ma per fornire tutta l’aderenza di cui dispongono devono essere gonfiati alla pressione raccomandata dal costruttore. Se siete il tipo di persona che si scorda di tutto, appuntatevela su un foglietto da tenere nel portafoglio, oppure cercatela sotto la sella, sul forcellone o sul serbatoio. In linea di massima con temperature torride potete abbassarle di un paio di decimi, mentre di inverno tenetele sempre ben gonfie, si scalderanno più in fretta, per quanto possibile.
3) PRESSIONI IN PISTA
In pista è necessario adattare le pressioni di gonfiaggio al nuovo ambiente. In genere, questo significa abbassarle. Come sopra, seguite le indicazioni del costruttore, ma sappiate che è possibile variarle in base alla gomma in uso, alla temperatura dell’ambiente ed anche dal tipo di circuito. Fatevi consigliare dal vostro gommista, oppure dall’organizzatore della giornata in pista, molto spesso hanno un gommista al seguito. Come regola indicativa –attenzione, è solo una indicazione di massima – a freddo la pressione dovrebbe essere di 2,2 bar, davanti e dietro. L’anteriore, in realtà, è come se avesse una pressione più bassa: non lavora e non si scalda come il posteriore, durante l’uso in pista. Se pensate al diverso tipo di lavoro cui sono sottoposti i due pneumatici, capirete la differenza.
4) FIDUCIA NELLE GOMME: PRESSIONE BASSA
È molto probabile che, in questo preciso istante, i vostri pneumatici siano meno gonfi di quanto dovrebbero. Questo perché la perdita di pressione è un fenomeno costante e difficile da notare. Poca aria nell’anteriore implica uno sterzo pesante, poca nel posteriore una forte perdita di maneggevolezza. Il gommista dovrebbe gonfiarvi correttamente le gomme nuove, ma non è sempre così. Tanto per essere sicuri, controllatela ugualmente appena arrivati a casa.
5) PRESSIONE ALTA
Le gomme troppo gonfie si comportano all’opposto di quelle sgonfie. Fondamentalmente la carcassa e le spalle non si deformano abbastanza quando affrontano le irregolarità dell’asfalto. Lo stesso avviene quando si frena o si piega, riducendo così la zona di contatto al suolo, e quindi l’aderenza. Si perde confort, ma soprattutto la moto sembra sempre cadere all’interno della curva.
6) LA GOMMA ‘SBAGLIATA’
Con molta onestà bisogna scegliere la gomma più adatta al proprio impiego. Se il 99% dei vostri chilometri lo fate su strada non ha senso dotarsi di una gomma da pista. Durano poco, si scaldano a fatica, sono meno stabili e in caso di pioggia sono un disastro. Similmente, una gomma stradale usata in pista non offrirà grande aderenza, e si surriscalderà dopo pochi giri. Usate sempre la gomma adatta al tipo di percorso affrontato. I costruttori non sono stupidi. Se vi dicono che una gomma è stata progettata apposta per macinare chilometri su strada, quella sarà la sua destinazione. In ogni caso, una gomma da pista si scalderà molto più lentamente e si raffredderà molto più in fretta, se usata su strada, quindi l’idea di disporre di ‘più grip’ con una gomma sportiva, durante la gita domenicale, è semplicemente falsa.