Il lavoro oggetto di questa guida non è particolarmente difficile: servono solo un paio di attrezzi basilari, del metodo e qualche minuto d’impegno. Quella di regolare la moto in base alle proprie esigenze e caratteristiche fisiche è un’operazione che andrebbe eseguita ogni volta che si sale in sella a un mezzo nuovo, ma che quasi tutti trascurano per semplice pigrizia.

Per leggere tutti i nostri consigli e tutorial sulla manutenzione moto cliccate qui o sul tag “Manutenzione fai da te” in calce a questo articolo

Qui non si sta parlando di assetti, sospensioni, rapporti stechiometrici o altre cose complicate; si tratta semplicemente di adeguare tutti i comandi in modo da renderli più compatibili possibile con la fisicità di chi sta in sella, per ottenere il massimo dell’efficacia, il massimo del comfort o, meglio, entrambi. Di sicuro dopo una corretta regolazione si noterà immediatamente la differenza nella qualità di guida. Tutti i comandi saranno al posto giusto, il che farà stare meglio in sella chi guida, e godere ancora di più la propria moto.

1) Regolare la moto: leva frizione su misura

Tutti i costruttori tendono a disporre le leve al manubrio in posizione “piatta”, piuttosto che inclinate per seguire la linea naturale del vostro braccio. Cosa che a lungo andare può affaticare i polsi. Non bisogna aver timore di cambiarne l’angolazione perché, a seconda della propria altezza o della lunghezza delle braccia, è probabile che si riuscirà a trovare una posizione in cui stare più comodi. La maggior parte delle leve sono fissate ad un braccialetto, a sua volta serrato sul manubrio da una vite a brugola da 8mm. Basta allentare la vite di un giro o due e ruotare il braccialetto finché la leva non sarà nella giusta posizione, quindi stringere nuovamente.

2) Attacco frizione

Questo dipende dal tipo di moto guidata, dalla posizione in sella, dalla lunghezza delle braccia e dalla dimensione delle mani, quindi è un parametro abbastanza importante da regolare. Per procedere, bisogna semplicemente ruotare la rotellina di regolazione situata dove il cavo entra nel supporto della leva (ovviamente se la frizione non è idraulica). Va fatto a motore acceso: aumentare o diminuire il gioco del cavo con il regolatore, e poi inserire una marcia, per sentire che effetto fa. Se non piace, non aver paura di rimettere tutto a posto com’era.

3) Regolare la moto: distanza leva freno

Esattamente come per la frizione, il punto di attacco della leva del freno anteriore può essere modificato per adattarsi alle varie misure di braccia, mani e dita. Per regolarlo, bisogna semplicemente ruotare il cilindretto che imposta la distanza della leva dal manubrio, scegliendo una delle posizioni indicate (di solito vanno da 1 a 4 o 5). Per agevolare la regolazione, allontanare leggermente la leva dal manubrio. La cosa importante è che in frenata la leva non arrivi mai a toccare la manopola. Nell’uso intenso (come in pista) la corsa tende ad allungarsi, quindi regolarla di conseguenza.

 

4) Freno posteriore

La regolazione della posizione del pedale del freno dipende principalmente dalla propria taglia e dallo stile di guida adottato. Per farlo ci sono vari dispositivi, a seconda del tipo di pedana, ma in genere la posizione è regolata tramite un dado e controdado, che ingranano su un’asticella filettata che scende giù dalla pompa del freno. Allentato il dado di fermo, avvitare o svitare il dado di regolazione fino alla lunghezza (e quindi all’inclinazione della leva) desiderata, e riavvitare il controdado. In altri casi è ancora più semplice: basta regolare la posizione del pomello sulla leva.

 

5) Regolare la moto: leva del cambio

È abbastanza raro che si debba regolare, almeno su una moto di serie, ma in ogni caso è sempre bene sapere di poterlo fare. La maggior parte delle moto sportive ha un’asta di collegamento, dalla leva al braccetto che entra nel cambio. L’asta, come nel caso del freno, è filettata con dado e controdado, ma attenzione, perché spesso uno dei due dadi ha una filettatura inversa. Basta semplicemente allentare i dadi e ruotare l’asta per far salire o scendere la leva. Anche qui, i più fortunati potranno regolare semplicemente la posizione del pomello sulla leva, o l’angolo con cui questa è direttamente inserita sul comando del cambio.

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6) Lubrificare il cavo acceleratore

Per quest’operazione esiste in commercio un apposito oliatore, che fondamentalmente non fa che ostruire un’estremità della guaina che contiene il cavo, lasciando libera una piccola apertura per spruzzarci l’olio. In ogni caso, si ottengono buoni risultati anche con la classica bomboletta spray dotata di tubicino-prolunga. Rimuovere il cavo da lubrificare allentandolo al massimo all’estremità regolabile, poi estrarre l’aggancio finale dalla sede, e lubrificare spruzzando olio nella guaina. Un acceleratore morbido e ben lubrificato, con il giusto gioco, riduce in discreta misura i problemi di on-off. Ovviamente, se la vostra moto è un mezzo più moderno con acceleratore elettronico, questo e il prossimo passaggio non dovete prenderli in considerazione.

7) Regolare il gioco del gas

Certi non se ne accorgono neanche, ma un cavo del gas con tanto gioco rende più difficile la guida. La maggior parte delle moto possiede un regolatore molto semplice: un dado filettato, regolabile a mano, immediatamente all’uscita del cavo dalla manopola. In altri casi ci sarà invece bisogno di una chiave da 8 o 10 mm, e possibilmente di liberare il cavo dalla guaina.

Per trovare la giusta posizione, il trucco sta nell’aprire il gas appena appena, mentre si serra il regolatore (allontanandosi dalla manopola), finché il gioco non viene recuperato. Attenzione a non toglierne troppo però, perché altrimenti ci si potrebbe ritrovare con un regime minimo troppo alto, oppure far salire i giri quando si ruota il manubrio. Lasciare quindi gioco sufficiente per consentire al motore di restare a giri costanti con il manubrio ruotato alle due estremità. In caso di dubbio, consultare i valori previsti dal costruttore sul manuale d’uso.